La comunità di Porto Torres si stringe attorno ai figli di Ana Cristina Duarte Correia, la donna 38enne di origini brasiliane, uccisa a coltellate dal marito, l'autista 54enne Ezio Di Levrano, nel Pesarese, la notte tra il 6 e il 7 settembre scorso.

L’ennesimo femminicidio consumato davanti ai tre figli di 14, 12 e 6 anni, ora affidati ad una struttura di accoglienza. La donna ha vissuto per molti anni a Porto Torres, la città in cui ha tenuto i contatti e dove i bambini hanno frequentato la scuola.

L’iniziativa di solidarietà è partita da don Michele Murgia, il parroco della chiesa di Cristo Risorto, il quale con il supporto del sindaco Massimo Mulas ha avviato una raccolta fondi. «Carissimi fratelli e sorelle – si legge nella nota diffusa dalla parrocchia– di fronte a fatti di cronaca che hanno gettato con violenza nel dolore la nostra comunità ho accolto l’invito di molti a coordinare un’iniziativa di vicinanza ai tre figli di Ana Cristina, sapendo che in circostanze come questa nessun amorevole gesto sarà mai inopportuno o superfluo, sebbene nessuno potrà restituire a questi ragazzi l’immenso bene che le è stato sottratto così barbaramente: l’amore profondo e infaticabile di una madre dolce e forte come Ana».

La raccolta fondi servirà a sostenere le prime necessità dei tre ragazzi. «Sono certo, come già in passato ho avuto modo di constatare, che la generosità della gente – aggiunge don Murgia – non avrà incertezze né misura». 

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