Alghero, i Campi-boe in fase avanzata. Il Parco: «Prima fase di sperimentazione»
Proseguono le riunioni tra enti, diportisti, ambientalisti, pescatori, operatori della nauticaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ad Alghero proseguono le riunioni per discutere del progetto campi-boe con i diretti interessati: diportisti, ambientalisti, pescatori, operatori della nautica. Sono quattro le iniziative portate avanti negli ultimi anni nello specchio acqueo algherese dove, inizialmente, era prevista l’installazione di ben 216 boe: 31 già in uso, altre 60 (progetto PAF risalente al 2020) in fase di installazione in questi giorni e, infine, le 125 boe finanziate con fondi del PNRR, ridotte dalla RAS a sole 63 dopo le osservazioni delle associazioni ambientaliste e la presa di posizione del sindaco Cacciotto e del presidente Orrù.
Le imprese della nautica, i club e il Consorzio del Porto hanno accolto l’invito del Parco a fornire il loro punto di vista. Il presidente Orrù ha sottolineato «l’importante risultato ottenuto con il dimezzamento delle boe, conseguito grazie al lavoro collettivo dei rappresentanti istituzionali locali e regionali in sinergia con le associazioni ambientaliste, che per prime avevano acceso il faro su queste discusse opere pubbliche», ma ha anche aggiunto che ormai l’iter amministrativo per le restanti boe è già avviato e ha ottenuto il nulla osta finale del Ministero.
«I tempi previsti dai bandi PNRR sono molto stretti e il mancato rispetto del cronoprogramma concordato nel 2023 con l’ISPRA comporterebbe la restituzione dei fondi e la concreta possibilità di generare un debito fuori bilancio», ha avvisato Orrù. Nel suo intervento il presidente ha ricordato che questi progetti derivano dalla precisa volontà dell'Unione Europea, condivisa da Ministero dell'Ambiente e ISPRA, di tutelare l’habitat prioritario delle praterie di Posidonia Oceanica.
C’è il nodo del divieto di balneazione, già portato all’attenzione del Ministero. In chiusura il Cda del Parco, di cui fanno parte anche Luca Pais e Franca Carta, ha ribadito ancora una volta la massima disponibilità nell'ascoltare e fare proprie, sempre nel rispetto delle norme e della stabilità finanziaria dell’Ente, le istanze di tutti i cittadini algheresi portatori di interesse, allo scopo di affrontare insieme questa prima fase di sperimentazione dei campi ormeggio ed individuare soluzioni ad eventuali problematiche che dovessero emergere durante l’installazione o il successivo utilizzo.