A Porto Torres l'ex bomber David Suazo per "Un calcio al bullismo"
Parteciperà all’intensa giornata multidisciplinare programmata per il 25 aprilePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
David Suazo, il campione di calcio honduregno, ex bomber del Cagliari, è uno dei tanti protagonisti della manifestazione di sport e solidarietà “Un calcio al bullismo - isola Parco nazionale dell’Asinara”, organizzata a Porto Torres nella due giorni, 24 e 25 aprile, dall’associazione benefica “Gianni Fresu” presieduta da Salvatore Fresu. L’ex giocatore, parteciperà all’intensa giornata sportiva multidisciplinare programmata per il 25 aprile, nel campo comunale che vedrà disputare il torneo calcio Giovanissimi e Allievi, previsto la mattina, e nel pomeriggio il torneo di Amatori con ex giocatori professionisti.
Un’iniziativa aperta questa mattina con un convegno istituzionale presso il teatro Andrea Parodi, per un incontro con importanti relatori intervenuti sul tema del bullismo che, davanti ad una platea di studenti dell’Istituto di istruzione superiore M. Paglietti, hanno approfondito l’argomento, un triste fenomeno con conseguenze a volte drammatiche, in contesti diversi dove ciascuno potrebbe svolgere il proprio ruolo, oltre alle famiglie, anche gli altri soggetti che fanno parte della vita dei ragazzi, dai compagni di squadra agli allenatori e ai dirigenti.
«Essere qua davanti a tanti giovani, studenti che provengono dalle scuole cittadine, è fondamentale perché il messaggio è rivolto soprattutto a loro, ma non solo», ha detto Carla Puligheddu, garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza. «I dati sulla Eurispes - Educazione alla parità e al rispetto delle scuole della Sardegna, mostra che pur avendo fatto dei passi in avanti su quanto il rispetto sia importante nelle relazioni interpersonali, esiste una forbice altissima fra coloro che non hanno recepito la gravità della prevaricazione e delle disuguaglianze, che anziché contrastate vengono promosse, che va dal 10 al 30%, pari a 10-30.000 ragazzi e ragazze sarde, che ha atteggiamenti e percezioni problematiche che rendono normali alcuni comportamenti tossici, in particolar modo l’utilizzo degli strumenti digitali in molti casi devastanti».
Dallo studio emerge che su un campione di 1.855 studenti, appartenenti a 70 scuole sarde, è la normalizzazione assumere atteggiamenti di violenza all'interno delle relazioni affettive. Da ex insegnante Carla Puligheddu, 42 anni di carriera scolastica, ha sottolineato l’importanza dell’evento, moderato dal giornalista Gianni Bazzoni e introdotto da un video che mostra le splendide immagini del Parco nazionale dell’Asinara. «Siamo noi che per primi diamo esempio ai giovani», ha aggiunto la garante regionale. «Quindi i primi bulli sono gli adulti e, molti di loro, li troviamo nella scuola tra gli insegnanti, perché le esigenze dei nostri ragazzi non sempre vengono percepite e ascoltate. Ascoltare significa, infatti, assumere una postura educativa di estremo interesse, di considerazione».
Sul palco anche il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, che ha parlato dell'importanza del gioco di squadra tra chi è più forte e chi potrebbe sembrare più debole, e ancora il primario del Reparto di Pediatria Aou di Sassari, Gianfranco Meloni, il dirigente dell’Istituto superiore Mario Paglietti, Daniele Taras, il vigile del fuoco Gigi Fiorentino, e tanti altri professionisti del settore.