G7 Lavoro a Cagliari, relazione finale della ministra Marina Calderone
Si apre con una netta condanna dell’aggressione Russa all’Ucraina («ingiustificata, illegale, continuata e non provocata») e dell’attacco di Hamas a Israele la dichiarazione finale del G7 illustrata dalla ministra Marina Calderone come atto conclusivo de vertice di Cagliari: «Riaffermiamo», si legge nel documento, «la nostra forte condanna degli attacchi terroristici brutali condotti da Hamas e altri gruppi terroristici contro Israele il 7 ottobre 2023. Siamo profondamente preoccupati per la situazione umanitaria a Gaza e, richiamando la Risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu chiediamo un immediato cessate il fuoco, la liberazione di tutti gli ostaggi e un aumento sostenuto dell'assistenza umanitaria».
Il primo punto della dichiarazione riguarda poi l’intelligenza artificiale. Questo l’incipit:
«Riconosciamo che le tecnologie basate su un'Intelligenza Artificiale (IA) sicura, protetta e affidabile, inclusa l'IA generativa, possono aumentare la produttività del lavoro, migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza e salute sul lavoro, potenziare i lavoratori e creare opportunità di lavoro di qualità, incluse quelle per persone con disabilità, migliorare l'efficacia delle politiche del mercato del lavoro e della formazione e affrontare la carenza di manodopera. Inoltre, l'IA può fungere da abilitatore per l'imprenditorialità, consentendo agli individui di sfruttare tecnologie avanzate per sviluppare e scalare progetti innovativi.
Sottolineiamo che i benefici dell'IA nel mondo del lavoro possono essere massimizzati e distribuiti equamente su tutta la popolazione solo quando i diritti umani e l'inclusione sociale sono al centro, potenziando i lavoratori. Realizzare il pieno potenziale delle tecnologie IA richiede investimenti pubblici e privati ben mirati, inclusi in infrastrutture IA, riqualificazione e aggiornamento delle competenze, nonché nell'istruzione.
Per beneficiare appieno delle opportunità offerte dall'IA, dobbiamo continuare a conciliare lo sviluppo tecnologico con la protezione dei diritti dei lavoratori e minimizzare i rischi potenziali per il mondo del lavoro, soprattutto per le persone in situazioni vulnerabili e marginalizzate. Questi rischi includono l'aumento delle disuguaglianze e delle discriminazioni, un impatto negativo sulla sicurezza e salute sul lavoro, inclusa la salute mentale, un indebolimento della rappresentanza dei lavoratori e del potere di contrattazione collettiva, l'uso improprio della sorveglianza digitale sui lavoratori, nonché minacce alla privacy e alla responsabilità nel mondo del lavoro. Sottolineiamo che il dialogo sociale e la contrattazione collettiva possono aiutare a garantire un'adozione sicura, protetta e affidabile dell'IA nel mondo del lavoro».