Una vacanza da favola a Villasimius senza spendere nulla. Il sogno di tante persone è una realtà per quelli che – in cambio di vitto e alloggio – dedicano un po’ del loro tempo al servizio del 118 con l’associazione “Volontari Soccorso Villasimius-Costa Sud Est”. Una bella opportunità, anche se non per tutti: l’invito della Costa Sud Est è rivolto ai volontari che prestano servizio in altre associazioni di volontariato (rete Anpas) a livello nazionale e che, comunque, sono già formati.

L’invito

Un invito che il presidente dell’associazione Giorgio Panzeri ha rilanciato proprio in questi giorni: «Abbiamo quanto mai bisogno di volontari – spiega – soprattutto nei periodi più intensi, quando cioè a Villasimius si contano sino a ottantamila presenze giornaliere. Purtroppo questa vocazione sta venendo a mancare, ecco dunque che cerchiamo di coinvolgere le persone anche così, offrendo una vacanza in cambio di un servizio».

I volontari vengono accolti presso la sede della Costa Sud Est, alla periferia del paese. All’interno dell’area ci sono quattro bungalow che sono dedicati, appunto, all’ospitalità. «Nel 2024 – aggiunge Panzeri – sono arrivati ottanta volontari che si sono aggiunti ai nostri. Quest’anno contiamo di arrivare a quota 120». Nessun problema ad agosto «un mese dove tutti vorrebbero venire – dice ancora Panzeri - Invitiamo invece i volontari soprattutto per i mesi di giugno, luglio e settembre, periodi tra l’altro ancora più belli per una vacanza».

Giorgio Panzeri, 74 anni
Giorgio Panzeri, 74 anni
Giorgio Panzeri, 74 anni

Il soggiorno

La formula prevede un impegno in ambulanza (o comunque operativo a livello di emergenza) per 12 ore consecutive e poi due giorni liberi: per una settimana intera a Villasimius, insomma, due giorni da soccorritore e cinque al mare. «Le opzioni – chiarisce Panzeri - sono due, otto giorni oppure quindici giorni. Nel secondo caso i turni sarebbero quattro da 12 ore ma ci sono anche molti giorni liberi in più». Come ulteriore incentivo “andiamo a prenderli e a riportarli in aeroporto – conclude il presidente della Costa Sud Est – e diamo un contributo per il viaggio da e per la Sardegna pari a cinquanta euro se stanno una settimana o cento euro se si trattengono due settimane».

L’esperienza

Tanti i giovani proveniente dal centro nord Italia che la scorsa stagione si sono avvicinati a Villasimius per la prima volta con la formula pensata dall’associazione: «Ci sono diversi ventenni o poco più – spiega Simona Vargiolu, socia di Villasimius e soccorritrice della Costa Sud Est da cinque anni – gruppi di ragazzi che alla fine della loro esperienza si innamorano del paese. Diciamo che diventiamo una grande comunità». Tavolate, pranzo e cena assieme, possibilità di portare anche un congiunto: «Da parte nostra – aggiunge Vargiolu – c’è la massima disponibilità, li accogliamo, stiamo con loro e gli suggeriamo anche in quale spiaggia andare. Da parte loro c’è ugualmente un grande impegno per garantire dei soccorsi sempre efficienti». Ancora non ci sono gli stranieri («Servirebbe un nuovo protocollo»), ma stranieri residenti in Italia sì: «Si tratta – conclude Vargiolu - di un valore aggiunto, d’altronde d’estate a Villasimius si parlano un po’ tutte le lingue».

La Costa Sud Est, punto di riferimento da decenni sul territorio per le emergenze (affianca il servizio dell’Areus), in caso di necessità interviene anche fuori dai confini comunali perché, visto che le medicalizzate più vicine sono a Muravera o Cagliari, sono gli unici che possono garantire la massima rapidità. Ma servono – da qui l’appello del presidente - sempre più volontari.

Gianni Agus

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