La notizia, arrivata poco dopo la terribile scoperta dei due cadaveri sott'acqua a venti metri dalla San Marco, ha fatto il giro di Villasimius. Grande, grandissimo il cordoglio per la morte di Stefano Bianchelli e  di Mario Perniciano. In municipio il sindaco Luca Dessì appare sconvolto: «Tutti speravano nel miracolo che invece non c'è stato. Conoscevo soprattutto Bianchelli, sardo d'adozione arrivato a fine anni Novanta da Todi. Era un maestro: il mare, la sua vita. Il mio pensiero corre alle famiglie dei due sfortunatissimi sub. Non riesco ad aggiungere altro. Abbiamo perso due persone che volevano bene al mare a a Villasimius».

In strada, tutti a chiedersi. «Ma è vero? Sono morti. Non è possibile. Questa è una grande tragedia per tutti». E poi parole di conforto per i familiari. «Siamo tristi. Il mare a volte riserva anche queste storie terribili. Eppure Stefano e Mario erano grandissimi amici del mare, delle nostre acque».

Intanto nel tratto di mare dove si è consumata la tragedia ci si prepara a recuperare le salme che saranno adagiate su una imbarcazione e messe a disposizione del magistrato e del medico legale che dovrebbe essere Roberto Demontis. Ma perché i due sub sono morti? Le ipotesi sono quelle di un malore che potrebbe aver colpito uno dei sub con il secondo che potrebbe aver cercato di soccorrerlo perdendo a sua volta la vita. Sarà l'autopsia a chiarire tutto nei particolari. Oggi stesso le due salme dovrebbero essere trasferite all'Istituto di medicina legale di Monserrato.

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