12 marzo 2017 alle 10:49aggiornato il 12 marzo 2017 alle 10:54
Senorbì, presidio territoriale dell'associazione "Libera" per la cultura della legalità
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Compie i primi dodici mesi di attività il presidio territoriale dell'associazione > per la Trexenta e il Gerrei, con sede a Senorbi. Dedicato alla memoria di Lea Garofalo, vittima della mafia, il gruppo è stato costituito per volontà della Isabella Carta, Ninni Dessì e Gianluca Boi. L'obiettivo è quello di promuovere e difendere la cultura della legalità nel territorio, attraverso il rapporto con le istituzioni e con i luoghi di istruzione e formazione, quindi con gli Istituti scolastici. L'anno di attività coincide con il primo appuntamento ufficiale proprio in una scuola superiore, prima di raggiungere gli altri presidi regionali a Olbia per la >. Nella tradizione della società fondata da don Luigi Ciotti, presso L'istituto >, è quindi cominciata ufficialmente l'attività del presidio senorbiese e per l'occasione è stata organizzata una conferenza sulla vicenda di Attilio Manca, la cui vita e la tragica fine sono state raccontate dalla testimonianza diretta del fratello Gianluca, oggi magistrato, accompagnato da Andrea Baldini, presidente dell'associazione che porta il nome della vittima. La famiglia, di origini sarde, vive da anni a Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia. Attilio è stato un medico urologo, che nel febbraio del 2004 fu ritrovato, senza vita nella sua casa di Viterbo. Secondo la procura si trattò di suicidio. Le circostanze però apparvero da subito poco chiare e ancora oggi i congiunti cercano la verità sulla vicenda. Oltre le vicissitudini giudiziarie e il dolore umano e personale di una famiglia distrutta, il senso profondo della giornata, il motivo per il quale è stato chiesto il coinvolgimento dei ragazzi, si ritrova nella necessità di sensibilizzare i giovani su una prospettiva di vita nella quale non debba prevaricare la corruzione del potere sull'onestà della giustizia. Negli interventi, coordinati dalla professoressa Isabella Carta, hanno partecipato il dirigente scolastico Ignazio Marras, il sindaco Adalberto Sanna e il maresciallo Alberico Viscogliosi. Nei diversi contributi, ciascuno per il proprio ruolo, nella scuola, nell'azione delle forze dell'ordine e delle istituzioni, è stata ribadita all'unisono l'importanza di formare le nuove generazioni nel rispetto della legalità e per questo motivo rinforzare il processo di crescita dei nostri studenti in un ambiente culturale improntato sui sani valori di convivenza sociale.
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