«Siamo qui per dare il nostro contributo, non ci gireremo dall’altra parte». A dirlo è il sindaco Graziano Milia che, durante l’incontro “Quartu, la primavera è rinascita”, ha risposto alle domande del giornalista de L’Unione Sarda Ivan Paone, che per oltre un’ora lo ha incalzato su temi di forte attualità per la Sardegna: sanità, trasporti, ambiente, rifiuti, Pnrr e le prossime elezioni regionali. «Annuncia la sua candidatura?», chiede il giornalista.

«È impensabile che la terza città della Sardegna si disinteressi a ciò che la circonda. Il nostro simbolo “Rinascita” ci impone di occuparci delle elezioni regionali, ma le candidature sono un’altra cosa. Ecco io voglio occuparmene da sindaco di Quartu», ha detto Milia assicurando anche che il suo nome non figurerà tra quelli delle primarie del centrosinistra.

«Chi parla di primarie sta pensando a dirigere uno schieramento, io mi sto occupando di Sardegna. La tentazione c’è, ma non è giusto per i cittadini che amministro e non è giusto per questa terra che come tanti amo. Onestamente? Sono molto arrabbiato per come vanno le cose e soffro davvero tanto nel vedere i ragazzi bravi che vanno via e non torneranno più, mio figlio compreso, non posso davanti a questo girarmi dall’altra parte».

Nessun giudizio sull’attuale Giunta regionale: «Non sono diventato un buonista, ma non mi interessa il gioco delle parti. È palese che questa Giunta stia lavorando male, però, la prospettiva non la fai parlando male dell’altro, ma dicendo quello che tu vuoi fare. Chi fa politica vive con la necessità del nemico, senza capire quanto la Sardegna sia in difficoltà e sia sofferente. Non credo alle proposte politiche che nascono contro qualcuno e contro qualcosa: noi a Quartu non lo abbiamo fatto, abbiamo detto cosa volevamo fare e lo stiamo facendo».

E proprio Quartu, a detta del sindaco, può essere un buon esempio da seguire nel più ampio contesto regionale. «Mi darei ampiamente la sufficienza, alla mia Giunta darei dieci, stesso voto che merita sia la maggioranza che la minoranza», ha aggiunto, «percepisco un modo di pensare inedito e diverso, abbiamo messo insieme tutte le risorse che ci sono in questa città e cerchiamo di immaginare il suo futuro. Da due anni e mezzo abbiamo un Consiglio comunale che lavora, sono quasi sempre tutti presenti, poche assenze e giustificate. Tutti i gruppi lavorano e sento che i quartesi lo vedono. Mi do la sufficienza, perché se anche si sta facendo bene si può sempre fare meglio e ancora di più».

Diverse le figure politiche presenti in sala: dagli amministratori locali dei centri limitrofi ai consiglieri regionali, a ex politici, ma anche centinaia e centinaia di cittadini che hanno seguito l’incontro dagli schermi in via Eligio Porcu.  

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