I bambini di Quartu a lezione di educazione stradale.

Un laboratorio fra teoria e pratica per apprendere, col gioco e senza fatica, le prime nozioni sulla mobilità insieme ai compagni di classe.

Nella scuola elementare di via Nasturzi per gli studenti di due classi quinte è iniziato, dunque, questa mattina il corso pratico per sperimentare i comportamenti stradali corretti. E i bambini hanno risposto con grande entusiasmo: cimentandosi in diversi ruoli – dall’automobilista al ciclista, dal pedone al vigile – hanno provato in prima persona le insidie e i pericoli della strada, ovviamente riprodotta in scala, per l’occasione, nel campo di basket della scuola. Una sorta di “allenamento” per capire come comportarsi, cosa controllare con particolare attenzione, come segnalare le proprie intenzioni e come rispettare i principali cartelli.

Prove generali per un futuro, neanche troppo lontano, in cui saranno loro gli utenti della strada.

Carreralonga”, questo il nome del progetto, significa appunto “lunga strada”, un auspicio per il futuro.

«Carreralonga farà da apripista ad altri programmi simili che stiamo studiando per il 2023 e che sono già previsti in Bilancio, derivanti dai fondi che abbiamo destinato ad attività di sensibilizzazione ed educazione stradale - commenta l’assessora alla Mobilità e ai Trasporti Barbara Manca -. Abbiamo deciso di partire da Flumini, dalla scuola più in periferia del nostro territorio, e ci sembra che sia i bambini che gli insegnanti abbiano gradito questa tipologia di intervento. Proseguiremo su questa strada, perché i bambini sono gli automobilisti del futuro, ma sono anche i pedoni e i ciclisti di oggi».

Sulla stessa linea Tiziana Cogoni, titolare della delega ai Territori extraurbani: «Portiamo questi progetti nella scuola per avere risultati futuri, perché in essa crescono i prossimi protagonisti della città, ma anche per poter avere riscontri nell’immediato, con la mobilità, anche ciclopedonale, dei ragazzi e con quella dei rispettivi genitori, ai quali riporteranno nella quotidianità quanto appreso oggi. Lo facciamo in una scuola come questa di via Nasturzi nella quale il terreno è molto fertile, nell’attività del corpo docente, nella collaborazione dei genitori, nella risposta agli stimoli degli stessi bambini. La scuola è il fulcro della comunità, in questo caso anche fisicamente, perché è proprio qui che l’Amministrazione intende creare il centro di Flumini, dove è ubicata anche la Chiesa e dove saranno prossimamente appaltati i lavori per il rifacimento della piazza».

(Unioneonline/v.l.)

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