Subito 200.000 euro per l’acquisto di barriere e dissuasori in grado di impedire l’attraversamento di cervi e daini, con la speranza di avere ben presto altre risorse per risolvere il problema della presenza degli ungulati a valle: dopo il vertice che si è tenuto negli uffici dell’assessorato regionale all’Ambiente, il Comune è pronto a portare avanti i primi interventi per limitare gli sconfinamenti degli ungulati.

Sono 96 gli incidenti stradali certificati negli ultimi anni, più quelli che non vengono denunciati dagli automobilisti perché l’animale investito si è dato alla fuga. Visto l’alto numero dei sinistri, quello di Pula è il Comune che ha ottenuto più risorse dalla Regione per arginare il problema della massiccia presenza a valle di cervi e daini. Il sindaco, Walter Cabasino, rivela il prossimo obiettivo: «Contatteremo una ditta specializzata nella produzione di barriere e dissuasori da posizionare nei luoghi a ridosso della strada statale 195 dove abitualmente attraversano questi animali. Naturalmente questo è solo un modo per impedire nell’immediato che si verifichino nuovi incidenti stradali, ma per venire a capo del problema occorre un approccio multidisciplinare, che permetta di trovare soluzioni durature. Nel vertice, al quale hanno partecipato anche i vertici di Forestas e del Corpo forestale, è stata ribadita la necessità di ridare a cervi e daini luoghi in montagna dove possano trovare da mangiare e da bere, cosicché non sentano la necessità di spingersi a valle».

Elisabetta Loi, vice sindaca e assessora all’Agricoltura, oltre a quello della sicurezza degli automobilisti, evidenzia il problema delle aziende agricole messe in ginocchio dalle incursioni dei cervi: «Abbiamo chiesto il coinvolgimento dell’assessorato regionale all’Agricoltura perché questa situazione, ormai da anni, si ripercuote sul lavoro degli agricoltori. Molti terreni coltivati sono stati abbandonati perché limitare le scorribande di questi animali è praticamente impossibile, i danni provocati sono ingenti ed è giusto che la politica ne prenda atto: finalmente, però, la Regione dopo tanto tempo ha deciso di affrontare il problema».

A Sarroch gli incidenti provocati dai cervi sono ugualmente numerosi, a questi si aggiungono anche quelli provocati dai cinghiali che, oltrepassata la Statale 195, ormai sono di casa all’interno della raffineria della Saras: «La Regione ci ha garantito che presto anche il nostro Comune otterrà dei ristori, ma intanto la presenza di ungulati e cinghiali a valle continua ad aumentare», anticipa il sindaco Angelo Dessì. Ben vengano i censimenti per avere contezza del fenomeno e le barriere lungo le strade, ma quello che occorre davvero è una strategia per far sì che questi animali restino nel proprio habitat».

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