Pula punta sullo sport per allungare la stagione turistica
Il progetto vuole promuovere il benessere psicofisico e permetterà di scoprire i luoghi più suggestivi della zonaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sport, turismo e ricerca in un unico progetto che punta a promuovere il benessere psicofisico e ad allungare la stagione estiva: dal 29 settembre all’11 ottobre Pula sarà protagonista dell’Orienteering 4 research Sardinia 2025.
L’iniziativa che punta a portare centinaia di appassionati della corsa a orientamento, una sfida a libero percorso e cronometro individuale durante la quale si deve individuare su una carta topografica, fornita al momento del via, l’itinerario più veloce per raggiungere la corretta sequenza di punti di controllo, chiamati lanterne, posti all’interno di un’area, senza smarrirsi e con il solo aiuto di una bussola.
Un disciplina sportiva nata in Norvegia nel 1897, la corsa a orientamento, che conta al mondo milioni di appassionati, permetterà di scoprire i luoghi più suggestivi dell’Isola: Pula e il parco di Gutturu mannu saranno infatti protagonisti di alcune tappe della rassegna.
Walter Cabasino, sindaco di Pula e presidente del Parco di Gutturu mannu, crede nell’importanza del progetto portato avanti in collaborazione con Sardegna Ricerche, la Pwt Italia, la Regione, Porto Conte Ricerche e Fiso Sardegna: «La nostra comunità e il Parco partecipano con entusiasmo a questa importante iniziativa, siamo pronti ad accogliere gli atleti, gli sportivi e i loro accompagnatori durante gli eventi sportivi di orienteering. Un’opportunità per far conoscere le eccellenze naturalistiche e storico culturali dei nostri territori che sicuramente rappresenteranno un piacevole valore aggiunto per i nostri graditi ospiti».
Per Gabriele Viale, general manager di Pwt Italia, azienda che organizza la manifestazione, la corsa a orientamento permetterà a Pula e alla Sardegna di entrare in contatto con la comunità internazionale di amanti di questa disciplina: «Gli eventi contribuiranno a gettare le basi per costruire un turismo destagionalizzato, con un importante indotto economico, perché gli atleti diventeranno ambasciatori nel mondo dei meravigliosi scenari che avranno modo di esplorare con mappa e bussola. E sul territorio resterà un comprensorio impiantistico cartografico per l’orienteering di livello internazionale a impatto zero, ecocompatibile e rispettoso dell’ambiente, valori fondanti della nostra disciplina».
Giuseppe Serra, responsabile del settore medicina sportiva di Sardegna Ricerche, sottolinea come il progetto riesca a centrare più obiettivi: «Portare i turisti nel nostro territorio anche lontano dai mesi di alta stagione è di sicuro molto importante, ma questo sport ha una grande importanza per il benessere psicofisico. Camminare in mezzo alla natura, e ragionare per individuare il percorso migliore per arrivare all’arrivo, permettono di allenare sia il corpo che la mente».