Un finanziamento da 5 milioni di euro, un anno di lavoro per regalare a Capoterra il suo primo teatro: apre i battenti il cantiere per la costruzione dell’importante opera pubblica che sorgerà in via Cagliari. Rappresentazioni teatrali, concerti, convegni, ma anche luogo in cui ospitare le attività delle associazioni del territorio: l’idea di realizzare un teatro comunale – concepita dalla precedente amministrazione e portata avanti da quella attuale – permetterà a Capoterra di avere un luogo dedicato interamente alla cultura. Silvia Sorgia, vice sindaca e assessora ai Lavori pubblici, si sofferma sui dettagli dell’opera:

«Potrà contenere oltre 300 spettatori e, grazie alle importanti dimensioni del palco, potrà ospitare anche gli eventi del Teatro lirico di Cagliari. Il teatro darà finalmente una casa alle attività della compagnia Joseph Theatrum e del Piccolo teatro dei Ciliegi, ma anche alle iniziative della Scuola civica di musica e dell’Università della terza età. L’idea di realizzare quest’opera è di chi ci ha preceduto, ma noi abbiamo scelto di individuare un’altra zona di via Cagliari perché quel lotto, a forma di “L”, non solo pregiudicava le dimensioni dell’opera, ma limitava anche il numero dei parcheggi. Grande merito va ai nostri uffici, che hanno lavorato alacremente per centrare questo obiettivo».

L’ex sindaco, Francesco Dessì, rivendica la paternità del progetto, ma si dice soddisfatto dell’inizio dei lavori: «La decisione di trovare una diversa ubicazione da quella scelta da noi in un lotto comunale, ha fatto sì che l’inizio dei lavori ritardasse di tre anni e mezzo. Una decisione, oltretutto, che ha fatto spendere alle casse comunali 200mila euro per l’acquisto del nuovo terreno: mi auguro che i lavori precedano spediti per consegnare quanto prima questa opera alla comunità».

Il sindaco, Beniamino Garau, sottolinea la scelta di spostare l’opera rispetto all’idea originale: «In realtà non esisteva neppure un progetto preliminare, ci era stata lasciata solo una scheda tecnica con il finanziamento del Pnrr e l’intenzione di realizzarlo in via Cagliari, che ci ha poi obbligato a trovare una destinazione nella stessa strada. Abbiamo pensato che il teatro fosse un’opera troppo importante per Capoterra, non potevamo accontentarci di farlo sorgere in una zona ricavata dalle aree di cessione della lottizzazione di via Palestrina, e circondata da fabbricati: entro un anno l’opera sarà ultimata e collaudata e diventerà il fulcro della cultura capoterrese».

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