Cagliari, firmato il protocollo per il riconoscimento dei cadaveri senza nome
Un accordo per rafforzare le procedure per il riconoscimento e migliorare la condivisione delle informazioni tra le istituzioni coinvoltePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È stato firmato questa mattina, nel Palazzo del Governo di Cagliari, il Protocollo d’intesa per l’identificazione dei cadaveri senza nome, un accordo volto a rafforzare e rendere più efficaci le procedure per il riconoscimento dei corpi privi di identità.
A sottoscrivere l’intesa sono stati Saverio Ordine, Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, e il Prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo, alla presenza di numerose autorità civili e istituzionali.
L’obiettivo del Protocollo è duplice: da un lato, ottimizzare le modalità di identificazione dei cadaveri rinvenuti senza documenti o segni distintivi, dall’altro migliorare la condivisione delle informazioni tra le diverse istituzioni coinvolte, evitando che resti umani non identificati vengano sepolti senza un nome e senza che siano stati compiuti tutti i tentativi per restituire loro un’identità.
Alla cerimonia hanno preso parte i Prefetti della Sardegna, il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Cagliari, i Procuratori della Repubblica dell’isola, l’Assessore regionale alla Sanità, il Sindaco di Cagliari, il Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, il Presidente di ANCI Sardegna, il Direttore Generale dell’ASL 1 di Sassari, insieme ai vertici provinciali delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco.
Il Commissario Straordinario ha espresso gratitudine per l’ampia partecipazione e l’impegno con cui le istituzioni hanno accolto l’iniziativa, sottolineando come questa firma rappresenti «un segnale importante di attenzione verso un fenomeno doloroso e complesso, che merita risposte concrete, rapide e coordinate. Ringrazio il Prefetto di Cagliari e tutte le Autorità firmatarie del Protocollo per la sensibilità e la sollecitudine con cui hanno affrontato un tema di grande rilevanza sociale».
(Unioneonline)