Muravera: schianto mortale per un paracadutista milanese
È precipitato sulla spiaggia di Piscina Rei, a cinquecento metri dal punto in cui sabato è morto un suo compagno.Un altro schianto sulla spiaggia di Piscina Rei dopo il volo con il paracadute, un'altra tragedia che porta lutto e disperazione nel gruppo di appassionati che partecipano al 'Summer Boogie 2010', la rassegna organizzata dall'associazione Skydive Sardegna, che dal 3 agosto ha sistemato la propria base nell'aviosuperficie di Mallocu, a Castiadas. Poco più di ventiquattro ore dopo la morte del primo caporalmaggiore cagliaritano Alessio Rais, di 28 anni, la sera di Ferragosto un altro lancio (da un'altitudine di quattromila metri) è stato fatale a un suo compagno milanese.
LA VITTIMA Ambrogio Baseggio, ingegnere di 34 anni, è la vittima del secondo incidente consecutivo, avvenuto anche questo nella spiaggia di Muravera, dopo che assieme ad altri due compagni aveva compiuto diverse evoluzioni in aria. Il professionista lombardo è morto verso le 20 di domenica, alla fine di una breve agonia seguita al terribile impatto con il suolo di Piscina Rei, a cinquecento metri di distanza dal punto in cui sabato era rimasto ucciso Rais. Diversi testimoni (nella spiaggia si trattenevano ancora gli ultimi bagnanti) l'hanno sentito invocare disperatamente la madre, mentre precipitava: è stata una scena agghiacciante.
L'INCIDENTE La causa di questa seconda tragedia consecutiva - che ha indotto il sostituto procuratore del Tribunale cagliaritano Paolo De Angelis a porre sotto sequestro una parte dell'aviosuperficie di Mallocu, in attesa di capire il perché di due tragedie nella stessa rassegna - è da cercare ad alta quota. È lì che Baseggio, dopo essersi lanciato dall'aereo, si è scontrato in volo con un altro paracadutista milanese, Stefano Guerra, di 37 anni. Dopo l'urto - come da manuale - Guerra ha tirato la maniglia del dispositivo d'emergenza, che ha funzionato perfettamente: il secondo paracadute si è regolarmente aperto e il primo si è sganciato dalle spalle dell'uomo. Anche Baseggio ha eseguito la stessa manovra, e a quel punto la procedura imparata durante l'addestramento avrebbe dovuto mettere i due lanciatori al riparo da gravi conseguenze.
LA SFORTUNA Così, purtroppo, non è stato, perché la sfortuna si è accanita contro il professionista lombarco: il suo paracadute d'emergenza ha intercettato e poi inglobato quello principale (ormai in caduta libera) sganciato dal compagno di lancio, quindi non si è gonfiato. Baseggio ha avuto tutto il tempo per capire che cosa stava accadendo, che la sua fine era una questione di secondi. E ha gridato, ha gridato con disperazione nel suo volo verso la morte, che nemmeno il paracadute d'emergenza era più in grado di riportare alla normale velocità prevista nelle procedure di lancio.
I SOCCORSI Era agonizzante, l'ingegnere milanese, quando il responsabile della vicinissima guardia medica ha scavalcato la recinzione del terreno sul quale era precipitato, per prestargli i primi soccorsi. Il massaggio cardiaco praticato dal medico, che è stato aiutato da alcuni infermieri, ha prolungato la vita di Baseggio soltanto di pochi minuti, poi i soccorritori si sono dovuti arrendere: troppo gravi le lesioni riportate nello schianto sul terreno.
DUE MORTI Il corpo dell'ingegnere è stato sistemato all'obitorio di Muravera, accanto a quello di Alessio Rais, i cui funerali saranno celebrati oggi alle 16 nella parrocchia di San Francesco d'Assisi in via Piemonte, a Cagliari. Proprio nella camera mortuaria, una sorella del professionista milanese - che ha raggiunto la Sardegna appena ha appreso la notizia - ha incontrato i parenti del primo caporalmaggiore cagliaritano: due famiglie unite da tragedie figlie della passione per il paracadutismo.
GLI ACCERTAMENTI Per la seconda volta in ventisei ore, i carabinieri della Compagnia di San Vito - coordinati dal capitano Federico Loiacono - sono dovuti intervenire nella spiaggia di Piscina Rei. Gli investigatori hanno sequestrato i filmati girati durante il lancio dagli altri paracadutisti: quelle immagini saranno utili per confermare la ricostruzione del secondo incidente, anche se pare che non ci siano dubbi: le testimonianze concordano. Un'informativa è stata inviata al sostituto procuratore Paolo De Angelis, che dopo la seconda tragedia consecutiva ha deciso di far mettere i sigilli a una parte dell'aviosuperficie di Mallocu, a Castiadas, in attesa che tutti gli accertamenti siano conclusi. Sotto sequestro è stata messa l'area che ospita gli stage di paracadutismo.
RAFFAELE SERRELI