In occasione delle festività natalizie il vescovo di Ales-Terralba Monsignor Roberto Carboni ha fatto visita ai malati nell’ospedale Nostra Signora Bonaria di San Gavino.

Dopo la messa, animata dal coro di Gonnosfanadiga, il Vescovo, accompagnato dal Cappellano don Mario Meloni e da alcuni medici e dirigenti dell'ospedale, ha visitato alcuni reparti. Parole di conforto, strette di mano e carezze hanno commosso i pazienti che hanno parlato dei loro problemi chiedendo una preghiera.

Padre Roberto ha dialogato con i primari, i medici, gli infermieri e il personale ausiliario e ha ringraziato tutti per il loro impegno verso chi soffre. Ha incontrato tanti pazienti che potranno rientrare a casa per le festività natalizie e tanti altri che invece resteranno in ospedale. «Sono qui per una visita ai malati ma anche per incontrare il personale sanitario, per incoraggiarlo e ringraziarlo per questo servizio fondamentale», dice il vescovo Roberto Carboni. «I pazienti hanno bisogno di professionalità ma anche di attenzione, di fiducia e speranza: solo il medico può fare questo, anche nelle situazioni più difficili, con una parola, apre sempre un cammino di speranza».

Con il vescovo era presente anche il cappellano dell’ospedale Don Mario Meloni: «Anche quest’anno abbiamo vissuto un momento importante di Fede all’interno dell’ospedale in occasione del Natale insieme al nostro Vescovo Roberto, che ringrazio per la sua costante attenzione a questo presidio ospedaliero e al mondo della sanità in generale. Come Chiesa ogni giorno stiamo vicino ai malati ricoverati ed ai loro familiari. L’accompagnamento spirituale dei malati resta un punto importante del percorso di cura e guarigione e la presenza della cappella e del cappellano sono parte integrante dell’assistenza alle singole persone che chiedono questo aiuto per vivere con maggiore serenità un momento della vita spesso doloroso. Come cappellano sono orgoglioso di svolgere questo servizio non solo per i malati ma anche per tutto il personale ospedaliero anche loro destinatari di questo particolare ministero. Per questo Natale auguro a tutti di poter fare vera esperienza di questo Dio-Amore che sceglie di farsi Uomo e di abbracciare la nostra condizione umana, compresi i dolori e le angosce. Che i nostri cuori divengano culla che accoglie Gesù che chiede solo di nascere nella nostra vita per renderla bella oltre ogni infermità».

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