La passione scellerata per lo studio in archivio e la curiosità forsennata di sapere di più sul passato dei suoi avi ha spinto Giorgio Malloci a effettuare un lungo lavoro di ricerca dei propri lontani parenti, in cui il tema principale è stato la genesi del cognome che porta. Il suo progetto è iniziato una ventina di anni fa. Una ricerca nata per soddisfare una curiosità: entrambi i suoi genitori avevano lo stesso cognome. “Volevo sapere se avessero un antenato comune e quindi fossero in qualche modo parenti”, dice Malloci.  

Ha indagato in maniera certosina completando la genealogia dei consanguinei di Lunamatrona negli ultimi 400 anni. Il risultato è un albero genealogico lungo 10 metri. I Malloci di Lunamatrona derivano tutti dallo stesso ceppo. Un legame di sangue molto lontano anche per i suoi genitori, di 7 generazioni.

Una volta terminata la ricerca a Lunamatrona, lo studioso è andato oltre e ha analizzato il circondario: “Avevo notato che molti matrimoni si celebravano fuori dal paese, a Ussaramanna, Ollastra, Usellus, Sanluri. Allora ho cercato negli archivi diocesani di Cagliari, Ales, Oristano e nell’archivio storico di Cagliari e ho scoperto che tutti i Malloci del Campidano e della Marmilla possono essere riuniti in un unico albero genealogico lungo 12 metri con 3000 nomi”. Durante le ricerche nell’Archivio storico di Oristano, poi, ha scoperto un altro ramo che riunisce i portanti quel cognome da Oristano in su. “Il mio sogno sarebbe correlare questi rami ed è per questo che ho esteso la mia ricerca negli archivi spagnoli a Barcellona, in quanto si tratta di dati antecedenti al 1600”, specifica. Infatti, quando gli spagnoli andarono via dalla Sardegna, molto probabilmente portarono con loro pure gli archivi.

Una passione, la sua, che lo vede artefice di ricerche su altri cognomi presenti a Lunamatrona: i Setzu, i Garau, i Casu, i Floris, gli Usai e i Carruciu. “Leggere la storia attraverso gli archivi ha un vantaggio perché permette di scoprire in che modo si vivesse nel passato, mi piacerebbe vedere tanti giovani appassionarsi a queste ricerche e riempire gli archivi storici”, conclude.

I risultati dei suoi studi sono stati presentati a Lunamatrona ed è stato un successo. Ora sono tanti i paesi che vorrebbero ospitare gli alberi genealogici di Malloci.

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