L'ideale tappo di champagne vola alle 16,46: è l'ora nella quale il gol del centrocampista argentino Hugo Bergese rende matematica la promozione del Progetto Sant'Elia. Per i cronisti sportivi e per gli annali è il 41' del primo tempo. Per i tifosi è solo il momento di fare festa in tribuna.

LA POLITICA Tutti piazzati, quasi strategicamente, in ogni zona delle tribune. Sant'Elia è uno storico bacino elettorale per il centrodestra. Non a caso, si fa vedere anche Giorgio Oppi, uno dei pezzi da novanta della maggioranza alla Regione. Mentre Massimo Zedda, il candidato sindaco del centrosinistra, ha scelto di evitare la passerella sportiva, il suo avversario, Massimo Fantola, segue la partita dalla tribuna stampa.

IL GAVETTONE Ma quello che si cala meglio nel ruolo di tifoso è il sindaco Emilio Floris, “scortato” da vicino dall'assessore alla Pianificazione dei servizi Gianni Giagoni («Non mi candido e non faccio neanche più l'assessore: arrivano sempre e solo critiche», annuncia). Il primo cittadino si apposta proprio a ridosso della rete di recinzione. E proprio come un tifoso qualunque, entra negli spogliatoi appena la partita finisce. Scelta “strategicamente” sbagliata: fa capolino, insieme al presidente della società Franco Cardia. I giocatori non lo riconoscono (o fanno finta di non riconoscerlo). E il sindaco si becca un gavettone a base di birra.

LA FESTA I cori, i gavettoni, le risate proseguono a lungo mentre i tifosi pian piano se ne vanno. La squadra resta e va nella club house. Il pranzo diventa un altro momento di festa. Ma le celebrazioni ufficiali sono rimandate. «Voglio fare un regalo ai giocatori», dice il presidente Cardia. Lui li vorrebbe mandare in viaggio, loro preferiscono denaro. Il quartiere sarà coinvolto fra tre settimane, dopo l'ultimo turno di campionato. La società affitterà un pullman scoperto che farà il giro di Sant'Elia portando i giocatori in trionfo. Cardia starà già pensando al futuro. «Questo quartiere merita altre soddisfazioni, non voglio fare un campionato di serie D anonimo».
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