Tempio: accessi alle banche dati delle Fiamme Gialle, assolto un finanziere
Il sottufficiale, secondo l’accusa, aveva fornito a un commercialista informazioni riservate. Ma per i giudici il fatto non sussistePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Tribunale di Tempio (collegio presieduto da Caterina Interlandi) ha assolto da tutte le accuse il sottufficiale delle Fiamme Gialle, Antonio Pietro Paolo Mamia e il commercialista Nicolò Pasquale Bellu, entrambi di Aggius, per una vicenda avvenuta nel 2015.
Mamia, che aveva le contestazioni più pesanti, è stato scagionato perché il fatto non sussiste. Secondo la Dda di Cagliari, il sottufficiale (per anni in servizio nella Procura e nella Tenenza della Guardia di Finanza di Tempio) avrebbe fornito a Bellu informazioni dopo avere consultato illecitamente le banche dati interne delle Fiamme Gialle, il pm parla di «finalità estranee alle ragioni di istituto».
I reati contestati erano quelli di rivelazione di segreto d’ufficio e accesso abusivo a un sistema informatico. Il Tribunale ha accolto in pieno le argomentazioni del penalista Domenico Putzolu. Il difensore di Mamia ha spiegato che non è avvenuto alcun accesso indebito alle banche dati del Comando generale della Guardia di Finanza, per ottenere informazioni su persone e società senza interesse investigativo, ma che il sottufficiale comunicava tutto ai superiori.