Il commissariato di Olbia è un forno, il Coisp: «Condizioni di lavoro inaccettabili»
Il sindacato di polizia: «Condizionatori rotti. Il caldo sta compromettendo anche la stampa dei passaporti, alcuni sono risultati non idonei»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Temperature record negli uffici del commissariato di Polizia di Olbia, la segreteria provinciale del Coisp lancia un grido d'allarme per denunciare le condizioni di disagio in cui sono costretti a lavorare gli agenti.
«Cambia l'anno ma la situazione è sempre la stessa, ormai anche l'ultimo dei quattro circuiti dell'impianto di climatizzazione ha smesso di funzionare, lasciando gli operatori in preda al caldo torrido», dice il segretario generale provinciale di Sassari, Francesco Casu.
Temperature che, all'interno delle stanze, sfiorano i 35 gradi, vetrate continue e prive di aperture che non permettono nemmeno un’aerazione naturale, nella sede del commissariato del capoluogo gallurese mancano le condizioni imposte dalle normative sulla tutela e la sicurezza nei luoghi di lavoro, frequentati anche da tanti utenti per varie pratiche e istanze di passaporto e permessi di soggiorno.
Segnalato anche dall'amministrazione comunale alle sedi competenti, lo stato di trascuratezza dell'immobile, tra impianti di climatizzazione vetusti e non più riparabili e ascensori mai entrati in funzione e ormai obsoleti e non avviabili, è giustificato dall'assenza di risorse economiche per le manutenzioni necessarie a mettere a norma gli stabili. «Non possiamo far passare come sopportabili le condizioni climatiche che vengono a crearsi negli uffici del commissariato di Olbia dove donne e uomini della Polizia di Stato prestano il proprio servizio per la comunità», conclude Casu, specificando che le alte temperature stanno compromettendo anche le stampe dei passaporti che hanno riportato sbavature tali da rendere i documenti non idonei.