Risse a Olbia, il tema arriva sul tavolo del Consiglio comunale
Il fenomeno all’esame delle Commissioni: “Si è passato il limite, servono soluzioni immediate e concrete”
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"Più attenzione al disagio di alcune frange di giovani, vittime di un sistema educativo fragile, che produce condotte antisociali, dipendenze da alcol e droghe e aggressività". È il mandato delle commissioni consiliari Servizi sociali, Cultura e Attività produttive di Olbia alla classe dirigente cittadina e all'amministrazione. L'appello è frutto della comune riflessione avviata con una riunione congiunta convocata per provare a porre freno a un fenomeno emergente, come attestano i recenti e gravi episodi di violenza e le risse in centro.
"È necessario riflettere", dichiara la presidente della commissione Servizi sociali, Maria Antonietta Cossu. "Il Consiglio Superiore di Sanità ha posto l'accento sull'intensificarsi tra i giovanissimi di fenomeni come dipendenza da alcol e stati depressivi - prosegue - alcuni fenomeni si sono cronicizzati ma sono preesistenti e originano dalla disgregazione della famiglia e del suo sistema educativo valoriale".
Per Simonetta Padre, che presiede la commissione Cultura, "si è passato il limite e servono soluzioni immediate e concrete, una città in forte crescita, con svariate possibilità di sviluppo in diversi ambiti, è svilita dall'atteggiamento riprovevole di ragazzini e ragazzine che si perdono nell'abuso di alcol e droghe". Capirne le motivazioni, dunque, non è sufficiente. "È il momento di agire - afferma - ripristinando ordine e sicurezza, è una battaglia senza colore politico per il futuro delle nuove generazioni".
In sintonia anche il presidente della commissione Attività produttive, Roberto Derosas. "È il momento della tolleranza zero, occorre intensificare i controlli nelle attività commerciali, perché non vendano alcolici ai minori - dice - ed è importante il ruolo della polizia locale e delle forze dell'ordine nelle vie del centro”.
(Unioneonline/v.l.)