Omicidio Pirastru a Liscia di Vacca, il presunto responsabile in aula: «Non volevo ucciderlo»
Mario Masala respinge l’accusa di avere volutamente investito il suo vicino di casaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Non volevo uccidere Tonino Pirastru, con il mio furgone ho puntato la motocicletta, non lui. L’ho fatto perché volevo avere un confronto con lui, non per ammazzarlo»: Mario Masala, davanti al giudice di Tempio, Alessandro Cossu ha respinto così l’accusa di avere deliberatamente investito il suo vicino di casa. È stato il momento più importante, questa mattina, del processo celebrato con il rito abbreviato per il delitto del 3 luglio 2024. Secondo la pm Milena Aucone, Masala (40 anni, di Sassari) ha ucciso il vicino di casa, Tonino Pirastru (76 anni).
Prima della richiesta di pena della magistrata, 16 anni di carcere, Masala è stato sentito per due ore dal gip. L’uomo ha confermato i pesantissimi dissidi con Pirastru, nel condominio di Liscia di Vacca, a Porto Cervo. Masala ha detto: «Le questioni erano diverse, c’erano problemi con lui per i bambini, i cani e per uno spazio comune». L’ultimo riferimento è a un corridoio tra due abitazione nel quale Pirastru collocava un cancello per impedire l’accesso. Masala però ha escluso di avere voluto uccidere il pensionato.
Il 15 luglio parleranno le parti civili, Ezia Orecchioni e Elias Vacca, quindi sarà la volta delle difese, Giancarlo Frongia e Nicola Satta.