Olbia avrà presto un forno crematorio per gli animali.

Lo ha annunciato stamattina il sindaco Settimo Nizzi nel corso della conferenza stampa dell’Associazione Guardie Ecozoofile Sardegna, diretta da Ignazio Sanna, sul bilancio delle attività 2022. «Sarà operativo nel cimitero nuovo di Su Lizzu, in convenzione con Asco – ha detto Nizzi – e consentirà di porre fine ai numerosi “viaggi di commiato” verso le città che già offrono il servizio».

Il primo cittadino ha poi ringraziato l’Agenzia guardie ecozoofile Sardegna per il lavoro svolto in città, dalla salvaguardia del territorio e degli animali, alla lotta al randagismo fino alla collaborazione con la Polizia locale nella gestione dei grandi eventi. Numeri in crescita per l'ecozoofila che l’anno scorso ha effettuato 7382 interventi  (di cui 821 su segnalazione della Polizia locale) oltre 500 in più rispetto al 2021. Tra i dati più importanti i controlli sui microchip, 4344 in tutto, che consentono al Comune di ricevere i fondi della Regione per la lotta al randagismo, 340.000 euro nel 2022. 

Centocinquantacinque i cani recuperati, 146 i cani provvisti di microchip riconsegnati al padrone: il 2022 è stato un anno particolarmente intenso per il recupero di animali selvatici, come tartarughe e ricci, e di volatili in ragione di una grande colonia di aironi insediatasi a Villa Tamponi da cui spesso scappavano i pulli. Ragguardevole anche il numero di controlli ambientali (462) che hanno determinato 61 sanzioni di cui 34 per abbandono di rifiuti; 730 i controlli nel parco urbano Fausto Noce. Numerosi gli incidenti stradali causati dai cinghiali che hanno costretto al recupero di 43 carcasse.

Centocinquantuno le sanzioni per scorretta condotta dei cani: mancata raccolta di deiezioni, assenza di microchip e del guinzaglio. L‘infrazione più grave e frequente resta, però, la mancata custodia. «Bisogna sensibilizzare i cittadini a microchippare i cani – ha sottolineato il presidente Sanna -. Quelli che troviamo senza diventano per legge proprietà del Comune e noi dobbiamo portarli al canile. La microchippatura è un obbligo di legge, peraltro c’è una sanzione abbastanza pesante da 172 euro».

A questo proposito l’Ages proporrà all’Assessorato ai servizi sociali, a cui fa capo, il censimento dei cani non microchippati che nel territorio comunale ammonterebbero a qualche migliaio. Tra le priorità dell’associazione, che conta 30 soci, la lotta al randagismo, fenomeno sempre presente in città, soprattutto in Zona Industriale.

«Attualmente ci sono almeno 50 cani randagi, divisi in tre branchi – ha avvertito Sanna – e questo è un grosso problema perché sta creando pericolo per le persone e le macchine. Noi purtroppo non possiamo catturarli perché non abbiamo la convenzione con la Asl.  Le risorse ci sono, nel caso di un accordo siamo attrezzati per essere attivi ed efficienti». All’incontro erano presenti anche l’assessora ai Servizi Sociali, Simonetta Lai, il presidente del consiglio comunale, Marzio Altana, e il dirigente della Polizia locale, Giovanni Mannoni.

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