Una  bella panchina riportata a nuovo e rifinita in un rosso brillante simbolo della lotta alla violenza di genere è stata inaugurata oggi nel cortile del Centro di Salute Mentale di Via Baronia a Olbia. La panchina è stata ristrutturata dal gruppo Recovery Team del Centro Diurno nell'ambito di un progetto riabilitativo e dedicata alla memoria della  psichiatra Barbara Capovani, barbaramente uccisa nell’aprile scorso.

«Questo progetto nasce a marzo da una serie di incontri individuali con i pazienti in cui sono emersi bisogni trasversali che mi hanno fatto pensare di costituire un gruppo proprio per rispondere a questi bisogni - ha spiegato la dottoressa Magda Mameli, responsabile del progetto e terapista della riabilitazione psichiatrica del Csm -  L’approccio riabilitativo utilizzato è orientato alla recovery che consiste in un’attivazione delle risorse personali dell’utente volte al proprio benessere e alle proprie capacità di sperimentarsi ancora efficaci». Il piccolo gruppo di cinque utenti, dai 20 ai 62 anni, è stato coinvolto in un progetto svoltosi in tre fasi che ha visto, dapprima,  la realizzazione di una radio, un oggetto che uno dei pazienti sapeva abilmente ricavare da vecchie cassette di legno. «In questo percorso il paziente è diventato docente e gli altri utenti hanno potuto imparare  - continua la Mameli – una prima fase progettuale che è stata molto soddisfacente; la radio è stato poi completata e donata al centro di salute mentale. Ma l’entusiasmo è stato tale che poi il lavoro è divenuto collettivo e ognuno ha costruito la propria radio».  

Il progetto, dal titolo “Nel mezzo del mio percorso di recovery mi ritrovai a…”,  si è poi concluso con la ristrutturazione della panchina in disuso alla quale gli utenti, particolarmente sensibili al tema,  hanno voluto  attribuire il significato della lotta alla violenza sulle donne. «La panchina era messa malissimo – raccontano  i partecipanti al progetto – l’abbiamo levigata, dato il mordente e poi la vernice rossa. Il progetto ci ha dato modo di attivarci e iniziare a fare delle cose». In chiusura di inaugurazione la dottoressa Michelangela Sanna, psichiatra del Centro di Salute Mentale, ha letto un testo dedicato a Barbara Capovani. Il Direttore sanitario della Asl Gallura, Raffaele De Fazio,  ha ringraziato gli operatori del Centro di Salute Mentale di Olbia «per aver pensato a un evento che oggi ha un significato ancora maggiore, perché è necessario far crescere la sensibilità sul tema della violenza di genere, sentito e prioritario in tutto il Paese» e promesso un impegno della Asl a favore di progetti simili. «Il Csm – ha ricordato la dottoressa Luisa Budroni, Direttrice della struttura – è uno spazio sempre aperto alle istituzioni, alle associazioni e ai cittadini. La salute mentale non è un tabù e le famiglie devono sapere che possono fare affidamento su noi».

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