«A Olbia la più grande esercitazione della Croce Rossa Italiana del 2022».

Cosi Ignazio Schintu, direttore operazioni emergenze e soccorsi dell’associazione nazionale, sul maxi raduno di volontari, oltre 400 da tutta la Penisola, impegnati nell’importante test di risposta alle crisi e alle grandi emergenze.

Una scelta non casuale, quella ricaduta sulla cittadina  gallurese, nella quale - in Via Congo, Zona Industriale - sta nascendo un Centro Emergenze punto di riferimento per la Croce Rossa regionale e nazionale. 

Dal 2 la 4 dicembre al Molo Brin gli scenari della maxi-esercitazione: un vero e proprio villaggio che ospiterà attività addestrativa e sarà aperto al pubblico.

«Da sardo mi sento ancora più orgoglioso di essere qui; nove anni fa qua per l’alluvione avevamo detto che saremmo tornati con un centro importante di risonanza anche internazionale», ha ricordato Schintu nel presentare l’evento.

«Ad Olbia – ha aggiunto si monteranno cucine e letti, faremo le simulazioni di risposta a una minaccia CBRN (chimico, biologico, radiologico e nucleare), allestiremo  due ospedali da campo di cui uno per interventi di tipo pandemico, ci avvarremo di strumenti di ultima generazione».

Schintu ha poi ringraziato il comune di Olbia per l’opera di prevenzione e sensibilizzazione che sta mettendo in campo.

«Il cittadino deve capire cosa deve fare e cosa non deve fare.  Se ad Ischia avessero avuto più consapevolezza probabilmente non avremmo avuto 28.000 case condonate.  Ad Olbia stiamo facendo un lavoro importante ma deve proseguire sulla strada della responsabilizzazione dei cittadini».  

Alla conferenza stampa anche Alessandro Brunialti, delegato tecnico nazionale emergenze CRI. «Siamo qui anche in virtù della prossima inaugurazione del centro che ospiterà le attrezzature di emergenza e per spiegare come fare a raggiungere l’Isola in caso di calamità; per questo  abbiamo portato in Sardegna volontari da tutta Italia».  

Mirko Contu, presidente del Comitato olbiese della Croce Rossa si è detto entusiasta dell’immediato trasferimento nella nuova sede e di avere un pronto intervento regionale in città. «Dall’alluvione  del 2013 siamo molto cresciuti; ad oggi siamo circa 200 volontari che hanno sempre dimostrato di assistere la popolazione nel massimo spirito del volontariato». 

Parole di gratitudine quelle della vicesindaca Sabrina Serra: «Siamo onorati che abbiate scelto Olbia intanto perché diamo un segnale di presenza - ha detto – e sappiamo che state lavorando per installare una sede di riferimento nazionale, segnale che diamo alle giovani generazioni che possono vedere come operate per la salvaguardia delle nostre vite».

L’avvio dell’attività oggi alle 14 con i primi allestimenti; la tre giorni si chiude domenica con il convegno dal titolo “Le attività della CRI di risposta ai disastri: la sinergia con gli organismi del sistema nazionale di protezione civile e gli enti di Stato, focalizzate sulle sfide del nostro tempo”.

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