Il Comune di Arzachena blocca la maxi lottizzazione (14 ettari a ridosso della chiesa di Stella Maris) di Porto Cervo e il Tar gli dà ragione. I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso della Stemar srl di Olbia contro una deliberazione del Commissario straordinario di Arzachena Antonella Giglio, in carica all'epoca dei fatti, datata 13 febbraio 2017.

L’investimento immobiliare prevede la realizzazione di ville sul mare. Si parla di centinaia di milioni di euro per interventi su un’area di circa 14 ettari, terreni di proprietà della Stemar di Olbia (dei fratelli Mossa, attivi nel settore della grande distribuzione e della Land Holding del Qatar). 

La tesi dell’avvocato del Comune di Arzachena, Stefano Forgiarini, è che l'intervento non è compatibile con le disposizioni della Regione, anche perché non c’è la contiguità urbanistica e l’interclusione, rispetto al borgo turistico di Porto Cervo.

 I giudici, ritenendo fondate le argomentazioni dell’avvocato Stefano Forgiarini, scrivono: «Correttamente il Commissario straordinario del Comune di Arzachena ha rilevato che il terreno oggetto di pianificazione esecutiva non presenta i requisiti di contiguità e di interclusione. Il compendio non risulta contiguo ‘al tessuto urbano consolidato’ ed è ubicato all’interno di una più ampia porzione di territorio, classificata zona C, disomogeneamente edificata e con ampi spazi vuoti».

La sentenza del Tar della Sardegna potrà essere impugnata, le aree individuate per la lottizzazione sono tra le più pregiate, sotto ogni profilo, della Costa Smeralda. 

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