La Maddalena, 500 corsisti alla Scuola sottufficiali della Marina: «Ma manca il personale»
I corsi sono molto frequentati, ma i dipendenti sono al di sotto anche del 50% rispetto a quanto previsto per leggePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La presenza del personale, sia militare (quadro permanente) che civile, presso la Scuola Sottufficiali MM di La Maddalena, appare fortemente deficitaria, a fronte, invece, degli incrementi dei corsi che vi si tengono (nocchieri, nostromi, tecnici di macchina, nocchieri di porto della Guardia Costiera), e del numero dei corsisti. Questi ultimi sono attualmente 530, circa 200 dei quali presteranno Giuramento il prossimo 26 luglio.
I numeri del personale, invece, sono al di sotto del 50% per quanto riguarda quello civile e del 30% di quello militare. Percentuali abbondantemente inferiori a quanto prevedeva la "Riforma Di Paola", di revisione dello strumento militare, che già metteva in campo un pesante taglio al personale delle Forze Armate.
Si era, però, allora, nel 2012, e pochi anni prima il premier Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio dei Ministri, aveva incontrato proprio a La Maddalena Vladimir Putin e nella rada di Santo Stefano aveva gettato le ancore l’incrociatore lanciamissili Moskva. E si parlava di ingresso della Russia nella Nato.
Il Moskva, nel 2022, è stato affondato nel Mar Nero dagli ucraini, nella guerra d’invasione che il capo del Cremlino lì sta conducendo da due anni. Guerra che ha fortemente mutato il quadro geo-politico e le esigenze militari che, allora, considerato il processo di distensione e di pace in atto, erano di alleggerire il carico economico per lo Stato (con i tagli). Altri tempi. Accade dunque ora che, in una caserma nella quale convivono oltre 500 corsisti (tra uomini e donne), il numero di coloro che la caserma stessa fanno funzionare e di quelli che ai corsisti stessi devono impartire lezioni teoriche e pratiche, sia a terra che a mare, si sia fortemente assottigliato con prospettive non rosee, considerato che in tempi non lontani, ci saranno, per i civili, pensionamenti, mentre sono sempre più difficili, per i militari, i rimpiazzi dei trasferiti.
«Non abbiamo indicazioni per quanto concerne l’apertura di nuovi bandi di immissione di nuovo personale civile, a breve e medio termine», afferma Francesco Maffiola, comandante della Scuola Sottufficiali. «E abbiamo difficoltà nel portare a La Maddalena, personale ex militare, transitato civile. Per quanto riguarda il personale militare – prosegue il comandante – c’è l’impegno a non scendere ulteriormente al di sotto dei numeri attuali. Dovremmo iniziare ad incrementare i numeri, in un periodo di medio e lungo termine, ovvero da qui a 5 anni».