Presentato stamattina a Olbia l'Atto aziendale della Asl Gallura che riorganizzerà l'azienda e la sanità gallurese per il prossimo quinquennio. Un documento, illustrato dal direttore generale dell'Asl Gallura, Marcello Acciaro, nel corso della Conferenza socio-sanitaria alla presenza dei sindaci galluresi, che disegna una sanità basata su un nuovo modo di concepire l'assistenza sanitaria.

Non solo i presidi ospedalieri di Olbia, Tempio e La Maddalena, che verranno rimodulati affinché non operino in maniera casuale, ma anche Case e Ospedali di comunità, Centri operativi territoriali e infermieri di famiglia, secondo un approccio di sanità di prossimità. "Nessuna struttura sarà chiusa, i servizi verranno solo riorganizzati", rassicura Acciaro, precisando che il documento cerca di risolvere le criticità della sanità in Gallura rispondendo, però, alle normative nazionali e regionali.

"Per la redazione dell'Atto aziendale ci siamo dovuti attenere alle leggi, spesso stringenti, ma abbiamo provato a costruire un modello organizzativo che comprenda servizi in grado di intercettare i bisogni dei pazienti", continua il dg che, però, precisa di dover fare i conti con la mancanza di medici.

"I tre ospedali, come prevede la legge, verranno rimodulati: Olbia sarà una struttura di media intensità e di emergenza-urgenza, Tempio di bassa intensità con lungodegenza e ulteriori venti posti letto per l'Ospedale di comunità, La Maddalena di bassa intensità con un Ospedale di comunità da dieci posti letto e la degenza ricondotta alla medicina osservazionale a bassa intensità", specifica il direttore generale.

L'atto aziendale non è stato accolto con favore dai sindaci che chiedono ulteriori interlocuzioni che possano portare a stilare un documento più specifico, da allegare all'Atto, che elenchi dettagliatamente le risorse a disposizione e le loro sorti.

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