In Gallura resta un deserto di cenere: trovate esche, ora è caccia agli incendiari
È pesantissimo il bilancio dell’incendio innescato nella tarda mattinata di ieri e fermato soltanto questo pomeriggio, un rogo che ha interessato una vasta area ricompresa nei territori di Luras, Tempio e Luogosanto.
I Canadair hanno concluso il loro lavoro e l’Ispettorato forestale di Tempio ha i primi dati sull’estensione della superficie percorsa dalle fiamme.
Si parla di circa 800 ettari, l’incendio di chiara origine dolosa (sono stati trovati gli inneschi) ha cancellato sugherete di pregio e parte di un’area che era stata sottoposta a un intervento di rimboschimento.
Le case evacuate complessivamente sono una decina, le persone hanno lasciato precauzionalmente le loro abitazioni e per loro, fortunatamente, non vi è stata alcuna conseguenza.
Nessun danno neanche per gli edifici. Le fiamme hanno distrutto l’auto di un allevatore di Luras. I cinque Canadair e i numerosi elicotteri schierati, insieme alle squadre a terra, hanno evitato il peggio.
Dal punto di vista ambientale, invece, si può parlare di un disastro ambientale. Il personale dell’Ispettorato Forestale di Tempio, coordinato dal direttore Giancarlo Muntoni, sta operando nella zona per le indagini. Da questa mattina sono al lavoro nella zona di Monte Majore, gli investigatori del Nipaf (Nucleo di polizia ambientale e forestale) di Tempio hanno già sentito diverse persone. A quanto pare, sono state recuperate altre esche pronte per l’uso.