Arzachena, approvata la variante al Piano di assetto idrogeologico. Il sindaco: «Così salviamo vite»
Il Piano incide su quello generale regionale, modificandolo e integrandolo in base al reale stato di pericolosità rilevatoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Approvata dal Consiglio comunale di Arzachena la variante al Piano di assetto idrogeologico (PAI), con il censimento di tutti i ponti, gli attraversamenti stradali e ferroviari, che verrà finalmente assorbito dal Piano generale regionale con notevoli vantaggi a tutela della comunità in caso di emergenze idrauliche e idrogeologiche.
«Oggi approviamo una variante al Piano di assetto idrogeologico studiato per salvaguardare vite umane e beni nel nostro territorio e che, per la prima volta, incide sul Piano generale regionale, modificandolo e integrandolo in base al reale stato di pericolosità rilevato su Arzachena - afferma il sindaco Roberto Ragnedda -. Un percorso di responsabilità avviato nel 2019 da parte di una Amministrazione comunale che ha voluto e vuole essere consapevole dei rischi e delle peculiarità del luogo per adoperarsi in modo puntuale in caso di necessità. Concludiamo, così, una procedura lunga e farraginosa che consegna ai cittadini un documento fondamentale, che deve essere visto come strumento di tutela e di opportunità grazie a cui possono prendere coscienza di quali sono le zone più critiche su cui è necessario intervenire».
«Un aspetto sostanziale della nuova normativa riguarda la possibilità di aprire un periodo di raccolta osservazioni da parte dei cittadini per apportare eventuali ulteriori integrazioni o modifiche alla variante approvata. Abbiamo, quindi, la possibilità di entrare nello specifico di particolari situazioni grazie a cui mappare in modo ancor più capillare la situazione nei 220 chilometri quadrati su cui si estende Arzachena - spiega Alessandro Malu, assessore all’Urbanistica -. Dal momento della pubblicazione all’albo pretorio della delibera di approvazione, decorrono trenta giorni di tempo per presentare osservazioni tramite proposte e progetti. Questa opportunità non era prevista in passato».
Lo studio avviato nel 2014 dal team di professionisti Criteria è stato completato, ad esempio, con la mappatura del rischio e delle priorità in caso di emergenza tramite singole schede di intervento delle opere necessarie per la messa in sicurezza del territorio e dei connessi fabbisogni economici.
(Unioneonline/D)