L’estate di Cagliari vale 450mila euro di tassa di soggiorno. La stessa somma che era stata incassata nei  primi sei mesi del 2022 (da gennaio a giugno). E poco meno di quanto era entrato nell’intero 2021: l’importo di un anno era stato quantificato in 552.009,50 euro, che non sono ancora stati interamente versati. 

Le cifre sono state snocciolate questa mattina durante la riunione della commissione comunale Attività produttive, presieduta da Pierluigi Mannino (FdI). Sono stati chiamati a parlare l’assessore competente (Alessandro Sorgia), il sindaco Paolo Truzzu e i dirigenti dei settori interessati (Bilancio e Turismo). 

In consiglio comunale era emerso un problema: l’imposta di soggiorno – riscossa dai titolari di attività ricettive e pagata dai turisti – è stata introdotta a gennaio del 2021 ma da allora non era stata programmata la destinazione delle risorse. 

Oggi sono arrivate le prime risposte “contabili”. Nel bilancio 2022 si prevede un’entrata di un milione e 250mila euro (1,3 per i prossimi anni, mentre nel 2021 ne erano stati iscritti appena 600mila).  Ma il tetto potrebbe essere superato grazie alle presenze dell’ultimo trimestre. «Registriamo buoni numeri per la fine dell’anno», spiega Mannino, «e anche ottobre e novembre non sono andati per niente male». 

La somma programmata finanzia tre capitoli di spesa: 163.904,93 sono destinati alla riattivazione dei punti di informazione turistica, un milione e 74mila euro sono indirizzati alla voce “organizzazione e partecipazione a eventi e altre prestazioni di servizi finalizzate alle attività di sviluppo e valorizzazione del turismo” e 11.603,99 andranno alla manutenzione straordinaria di opere d’arte.

Per capire come verranno utilizzati concretamente i soldi dei turisti c’è da aspettare un po’: «Abbiamo chiesto agli operatori di fornirci le loro indicazioni entro metà mese», sottolinea Mannino, «e poi adotteremo gli atti conseguenti. Il confronto con i protagonisti del settore, che ho avviato da tempo, è necessario per raggiungere soluzioni condivise». 

(Unioneonline/E.Fr.) 

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