Un gigantesco contratto da 925 milioni di euro per la costruzione di tre pattugliatori di nuova generazione della Marina militare: uno avrà base a Cagliari, che diventa sempre più porto per navi da guerra. In modo stabile. E non solo quando sono in corso le grandi esercitazioni nei poligoni della Sardegna. 

Ad annunciarlo è Orizzonte Sistemi Navali, la joint venture di Fincantieri e Leonardo (con quote rispettivamente del 51% e del 49%), che ha siglato il monumentale (per la mole di denaro) accordo  con la direzione degli Armamenti Navali del segretariato generale della Difesa. Le altre due navi andranno ad Augusta e a Messina.

Il contratto prevede anche l’opzione per la realizzazione di altre tre e per gli «adeguamenti infrastrutturali necessari» nelle basi.  Il prezzo delle prime, si legge in una nota diramata nei giorni scorsi, è «comprensivo dei relativi servizi di supporto logistico».

Il programma Opv (Offshore Patrol Vessel, approvato dalla Camera nel 2022) «risponde alla necessità di garantire adeguate capacità di presenza e sorveglianza, vigilanza marittima, controllo del traffico mercantile, protezione delle linee di comunicazione e della zona economica esclusiva, oltre ad attività di tutela dalle minacce derivate dall’inquinamento marino, quali lo sversamento di liquidi tossici». 

Il pattugliatore che si trasferirà in pianta stabile nella “base” di Cagliari, così è definita, «avrà una lunghezza di circa 95 metri, un dislocamento di 2.300 tonnellate e la capacità di ospitare a bordo 97 membri dell’equipaggio», e come gli altri si distinguerà «per la concentrazione di soluzioni tecnologiche, nonché per standard di eccellenza in termini di automazione e manovrabilità, che li renderanno adatti a operare in un ampio ventaglio di scenari tattici e condizioni atmosferiche».

L’affare è stato commentato dall’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani:   «Questo contratto premia e mette insieme il meglio della tecnologia italiana. Leonardo e Fincantieri, attraverso Osn, sono in grado di offrire soluzioni “stato dell’arte” per la sicurezza nazionale. Questo il frutto di una sinergia solida e prospettica. La Marina Militare ha la garanzia del presidio di una capacità di lungo periodo».

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