La mail col via libera del comitato tecnico scientifico all'apertura delle discoteche in estate non era un reale timbro di "validità" da parte del Cts ma un "parere positivo su come era stata scritta" la nuova bozza dell'ordinanza con cui il governatore Christian Solinas, di lì a poco, avrebbe autorizzato i balli estivi. Aver scritto che il collega Giovanni Sotgiu fosse d'accordo "è stato un mio errore: poi gli ho chiesto scusa per averlo messo in mezzo. Ma non ci sono stati problemi".

È quanto affermato dall'infettivologo Stefano Vella, componente del comitato scientifico regionale, all'Unione Sarda dopo aver rilasciato un'intervista al quotidiano La Repubblica e aver risposto alle domande della Polizia in Questura a Cagliari questa mattina.

Sentito nell'ambito dell'inchiesta per epidemia colposa aperta dalla procura del capoluogo dopo la trasmissione Report di Rai3 (al centro del servizio proprio il misterioso parere favorevole del Cts alle aperture, che nessuno aveva visto, è le dichiarazioni di alcuni consiglieri regionali sulle pressioni ricevute dai proprietari dei locali notturni perché arrivasse l'ok alle danze), Vella ha detto che lui e i colleghi erano soliti sentirsi via mail, per telefono e con messaggi; il primo parere, quello del 6 agosto col quale gli esperti si dicevano contrari alle aperture, era legato alle linee guida iniziali della Regione. Poi la nuova ordinanza, terza versione, "era scritta bene" e siccome comunque la politica "aveva deciso comunque di aprire, per limitare i danni abbiamo indicato alcune necessità da seguire. Ma era un parere positivo su come era stata scritta l'ordinanza. Noi siamo sempre stati contrari ad aprire le discoteche". Nella mail inviata al direttore centrale dell'assessorato regionale alla Sanità si dice che anche Stogiu, sentito, è d'accordo.

"L'ho sentito ma lui non ha letto la bozza di ordinanza. Poi ho scritto che era d'accordo. Errore mio. Poi gli ho chiesto scusa".
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