Tanti test, tracciamento dei contatti dei positivi, e tante vaccinazioni.

E' la ricetta di Massimo Galli per mantenere la zona bianca in Sardegna.

"Siete nel periodo dell'anno in cui avete la popolazione dell'Isola e non tutto il resto, e questo rende la situazione relativamente tranquilla per il momento", spiega l'infettivologo del Sacco di Milano intervistato a Monitor, su Videolina.

Galli sottolinea che in questo momento, anche per via del divieto di mobilità tra Regioni, i movimenti dal continente sono bassi. Ma avverte: "Se fossi un sardo starei molto attento nel non esagerare ad utilizzare la riacquisita libertà, perché il virus ancora non è sparito in Sardegna, sta ancora circolando e il rischio di un aumento della circolazione e della penetrazione delle varianti resta altissimo".

Quindi, bene godersi le libertà ritrovate, ma con i soliti accorgimenti, perché "più circolano le persone più si alza la circolazione del virus".

Dopo Pasqua, continua Galli, la situazione potrebbe cambiare, con l'aumento degli arrivi dal continente: "Non appena si aprono le possibilità di trasferimento ricordiamo che il bianco per restare immacolato ha bisogno di tanta attenzione. Quindi sfrutterei questa situazione ora facendo molti test, cercando nuove infezioni e tracciando tutti i contatti. E facendo tantissimi vaccini".

Oggi nell'Isola zero decessi, ma nonostante il drastico calo dei contagi si continua a morire per Covid: "I decessi sono un fenomeno di coda dell'epidemia", spiega Galli, "i pazienti a cui va male può andare male in pochi giorni o dopo aver combattuto a lungo, dunque anche quando calano molto le infezioni possono permanere ancora numeri importanti di vittime".

(Unioneonline/L)
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