Il pericolo di infiltrazioni e di collegamenti tra le bande storiche della criminalità sarda dell’interno dell’Isola con clan mafiosi campani, pugliesi, calabresi e, in misura minore siciliani.

Poi l’allarme per il riciclaggio di soldi delle cosche nelle località turistiche costiere, l’emergenza per i continui sequestri di cocaina e per il crescente fenomeno delle piantagioni di marijuana, ma anche per gli episodi gravissimi di bullismo che coinvolgono i minori.

Infine ancora il cronico problema dell’organico ridotto e delle scoperture dei posti della giustizia sarda sono stati i temi toccati dalla presidente della Corte d’appello di Cagliari, Gemma Cucca, e del procuratore generale Luigi Patronaggio, nei loro rispettivi interventi durante la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario, che si è tenuta questa mattina nell’aula magna del palazzo di giustizia di Cagliari.

Davanti ad una nutrita platea di autorità, i vertici della magistratura sarda hanno descritto lo stato di salute della giustizia isolana.

«In Sardegna si sono registrati atti di intimidazione ad amministratori e funzionari pubblici - ha detto il Procuratore Generale - di recente la direzione distrettuale antimafia di Cagliari ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di esponenti politici e pubblici amministratori che, in concorso con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata locale, hanno posto in essere atti di intimidazione nei confronti di soggetti ritenuti avversari avvalendosi del cosiddetto metodo mafioso. Il tribunale della libertà ha poi escluso l’aggravante mafiosa, ma il fenomeno resta preoccupante».

Un riferimento al pericolo bullismo tra giovanissimi è stato segnalato dalla presidente della Corte d’appello. «Costituiscono elementi preoccupanti - ha ribadito - la facilità del ricorso alla violenza, attuata spesso senza ragione se non la sopraffazione della vittima, il ricorso a mezzi gravemente offensivi, il sostegno all’autore del gruppo di appartenenza, la condivisione dell’azione nel mondo fluido delle relazioni virtuali».

Alla cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario sono intervenuti anche il rappresentante del Consiglio superiore della magistratura, Eligio Paolini, la rappresentante del ministero della giustizia, Giuliana Palumbo, il presidente dell’ordine degli avvocati Matteo Pinna, l’avvocato Aldo Lucchi in rappresentanza dell’organismo congressuale forense, il magistrato Andrea Vacca in rappresentanza dell’associazione nazionale magistrati, l’avvocato Ivan Sanna della federazione magistrati onorari, Elisabetta Sanna della consulta della magistratura onoraria e Maria Caterina Arba dell’associazione nazionale forense.

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