Cagliari, basket e gomitate: Spada condannato in Appello
Lo scontro avvenne durante un derby di basket tra Russo e Genneruxi. Sentenza ribaltata. Roberto Spada colpevole di lesioni nei confronti di Marcello VillasantaIl colpo era volontario. La gomitata che aveva provocato 27 fratture al volto dell'avversario non era stata fortuita, non era frutto di uno scontro di gioco.
E allora, contrordine in appello: Roberto Spada, conosciutissimo cestista cagliaritano oggi quarantanovenne che per molti anni ha difeso i colori dell'Esperia, è stato condannato per lesioni volontarie gravi nei confronti di Marcello Villasanta, 34 anni, giocatore della Russo. La Corte d'appello ha modificato l'imputazione di lesioni colpose e ha inflitto all'ex giocatore di basket 300 euro di multa. Spada, difeso da Roberto Peara e Antonio Carta, dovrà risarcire all'avversario il danno, da quantificare davanti al giudice civile, ma potrà beneficiare della non menzione della condanna.
La sentenza ribalta il verdetto con cui il Tribunale monocratico, il primo dicembre 2006, aveva assolto Spada «perché il fatto non costituisce reato» sul presupposto che l'atleta non volesse fare del male. Ma il pubblico ministero e l'avvocato di parte civile Francesco Onnis avevano impugnato la sentenza e ieri è arrivato il verdetto di segno opposto.
I fatti risalgono al 7 febbraio 2002: si stava giocando uno dei numerosi derby cagliaritani del campionato di serie C2 regionale. In campo la Russo e il Genneruxi disputavano una partita molto sentita, la squadra di Villasanta lottava per entrare nei playoff e doveva vincere a tutti i costi. Durante un'azione di gioco Spada, che difendeva i colori del Genneruxi, era in possesso di palla: si era girato di scatto centrando in pieno il volto di Villasanta che era finito a terra, tramortito. La partita era stata immediatamente interrotta. Villasanta era stato soccorso e, vista la gravità della ferita al volto, era stato trasportato in ospedale dove i medici gli avevano diagnosticato la rottura dello zigomo e altre 27 microfratture. L'arbitro aveva espulso Spada e la palestra si era trasformata in una bolgia.
Tutto sarebbe potuto finire così invece Marcello Villasanta aveva avuto subito il netto sospetto che quella gomitata non fosse partita in modo fortuito. Così aveva chiesto l'autorizzazione alla Federbasket per superare la clausola compromissoria che impegna i tesserati a non rivolgersi al giudice penale per gli incidenti di gioco e aveva presentato una querela. ( mfch )