Toni emozionanti, la forza della voce e la vivacità del pubblico.

Il tenore lirico Francesco Demuro, una delle eccellenze turritane più famose all'estero, nel suo concerto di beneficenza ha incantato il pubblico numeroso della basilica di San Gavino.

Tenore eccelso come pochi possono vantare di avere, il premio Oscar della lirica, nella serata di sabato, non ha solo cantato, ha fatto spettacolo, si è presentato con un repertorio di canzoni melodiche napoletane, romanze e arie tratte dalle più famose opere liriche di Gounod, Verdi e Puccini e il pubblico lo ha osannato.

Lo ha fatto per la sua città, Porto Torres, ma soprattutto per chi ha difficoltà, per le famiglie bisognose, per la Caritas a cui verrà devoluto l'intero ricavato.

"Questo è un piccolo miracolo e voi avete contribuito a realizzarlo, - ha detto Demuro tra un applauso e l'altro - questa è una città generosa e so che molti di voi hanno fatto fatica a contribuire per partecipare a questa serata. Per questo dedico un Nessun Dorma perchè possa essere di auspicio per tutti coloro che hanno bisogno di un lavoro".

La sua possente voce, accompagnata al pianoforte dal maestro Claudio Sanna, ha camminato tra le sette note con maestria, ha risuonato nella maestosa basilica, e ha raggiunto il cuore della gente, più volte in piedi come per inchinarsi di fronte a brani noti del compositore napoletano Cesare Andrea Bixio - il sempreverde "Mamma", "dedicato a chi mi ha messo al mondo", e poi "Parlami d'amore Mariù" e "La strada nel bosco" e sul finale "Non ti scordar di me" e "'O surdato 'nnamurato".

Tre bis al pubblico presente, un triplo dono tra le righe del pentagramma e le pareti antiche di un luogo sacro dall'acustica eccellente.

Una manifestazione riuscita con successo quella organizzata dal Rotary club Porto Torres e dall'associazione Musicando Insieme con la collaborazione della parrocchia Santi Martiri turritani.

"Abbiamo raccolto 10mila euro - ha detto Ivan Cermelli, presidente del Rotary - una cifra importante che sarà devoluta ai poveri dela Caritas, un esperimento che speriamo di poter ripetere ogni anno".
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