Scorpacciata di ricci sotto accusa in Sardegna, l'autore campano: "Li ho portati da casa in frigorifero"

29 agosto 2023 alle 14:44aggiornato il 29 agosto 2023 alle 14:47

«E dove avrei preso anche le cozze e le arselle? È ovvio che abbia portato tutto con me, in frigo». Così si difende Daniele Testa, ristoratore e ostricaio napoletano, finito al centro di una  tempesta social dopo aver pubblicato un video: c’è lui che, seduto su una barca che galleggia nelle acque cristalline del mare del nord Sardegna, fa una scorpacciata di ricci di mare nei giorni a cavallo di Ferragosto. 

Il punto è: se quelle prelibatezze (non certo in questo periodo, quando comunque non sono al meglio) fossero state raccolte poco prima, ci sarebbe una violazione delle stringenti norme in materia di pesca: è vietata. 

A rilanciare la vicenda i gestori della pagina Facebook “Sardegna rubata e depredata”, sempre molto attenti a segnalare comportamenti scorretti nei confronti delle bellezze dell’Isola. L’episodio viene collocato nell’arcipelago di La Maddalena. Sarebbe un’aggravante: quella è zona a protezione totale. E l’ondata di indignazione ha montato in poche ore. 

Testa, chiamato in causa, ha deciso di intervenire per difendersi. Prima ha sostenuto che quello fosse «un video vecchio». Attaccato su più fronti, lui che è anche presidente dell’associazione italiana ostricari, ha rilanciato: «Se fosse come dite mi incaz….i anche io. Ma sono una brava persona». In altri video, che risalgono allo stesso periodo, compare con cozze e ostriche, sempre in  mezzo al mare: «E dove le ho pescate?», chiede, «è palese che le ho portate con me in frigorifero. O credete che abbiamo pescato tutto?». 

Intanto il video che ha fatto scoppiare la polemica è stato rimosso dal profilo personale di Testa.