Notre Dame a un mese dalla riapertura: le immagini del monumento ritrovato
La rinascita è compiuta. Per chi rivede, in una visita mai così gradita, i maestosi spazi interni e le nobili e sacre architetture, è una grandissima emozione. Notre Dame è rinata dalle sue ceneri. Una storia che si rinnova e che trova nuove energie, dopo il devastante rogo che aveva colpito il cuore del monumento che Victor Hugo ha definito «vasta sinfonia di pietra, opera colossale di un uomo e di un popolo, unica e al tempo stesso complessa come l’Iliade e i Romanceros di cui è sorella».
L'interesse è crescente, tra curiosità e atto di fede. All'esterno un lunghissimo serpentone di persone in attesa di varcare la soglia. A un mese dalla riapertura, la Cattedrale è di nuovo un luogo vivo, tappa obbligata dei turisti che con i loro telefonini inquadrano ogni momento della visita e meta del mesto pellegrinaggio di fedeli che seguono le celebrazioni liturgiche previste nell'arco della giornata. Non mancano i dibattiti, con venature polemiche, che riguardano il nuovo modernissimo altare progettato dal designer francese Guillaume Bardet e le vetrate del 1844 realizzate dall'artista Eugene Viollet-le- Duc che Macron, e non solo lui, vorrebbe sostituire.
Ma sono tutto sommato questioni marginali, perché alla fine prevalgono la felicità e il sollievo per il gioiello ritrovato: monumento della cristianità e patrimonio della Francia e del mondo.