Navalny perde il ricorso, confermata la condanna a 9 anni
L'oppositore di Vladimir Putin, Alexei Navalny, ha perso il ricorso contro una sentenza a 9 anni di carcere che gli è stata inflitta - secondo Navalny e i suoi alleati - per motivi politici. Una sentenza pronunciata mentre Mosca intensifica la sua offensiva militare nella vicina Ucraina e le autorità russe cercano di silenziare le ultime voci critiche del governo. Navalny è apparso in video-collegamento dietro delle sbarre dalla colonia penale vicino a Mosca dove è detenuto.
Presente in aula il suo avvocato, Olga Mikhailova: "Alexei afferma che la sua vita è minacciata, pertanto, quanto più spesso possibile, gli avvocati gli fanno visita nella colonia, per essere sicuri che sia tutto ok". Un tribunale a Mosca ha deciso di "lasciare la sentenza senza modifiche" e di farla diventare esecutiva immediatamente, il che significa che Navalny sarà trasferito in una colonia penale con condizioni più dure, tra cui poche visite dei familiari.
Con indosso un'uniforme nera, il 45enne leader dell'opposizione ha ascoltato con attenzione la lettura della sentenza. A fine marzo si era visto estendere la sua pena a 9 anni, dopo essere stato condannato per appropriazione indebita per delle donazioni fatte da organizzazioni politiche e per oltraggio alla corte. Stava già scontando una pena di due anni e mezzo di prigione a circa 100 chilometri a Est di Mosca per avere violato la libertà condizionale per vecchie accuse di frode. La nuova sentenza sostituisce quella pronunciata a febbraio 2021, Navalny dovrà quindi scontare altri 8 anni di carcere. Navalny in passato ha subito un tentativo di avvelenamento da cui si è salvato grazie a un ricovero d'urgenza all'estero, in Germania, e di cui accusa Putin di essere il mandante.
(Unioneonline/L)