In aula il video dell'omicidio di Luras

17 giugno 2025 alle 15:50aggiornato il 17 giugno 2025 alle 15:51

Una persecuzione durata diversi mesi, denunciata dalla vittima, e poi i colpi mortali alla testa alla fine dell’ultima lite. Questo secondo la Procura di Tempio è il quadro dell’omicidio Unida.

Oggi i giudici della Corte d’Assise di Sassari hanno sentito gli investigatori dell’Arma che si sono occupati della tragica fine di Davide Unida, colpito mortalmente a Luras ai primi di luglio del 2023. Fabio Malu, accusato di omicidio volontario, stando a quanto emerso oggi, ha colpito la vittima con il manico di un aspirapolvere cinque volte, indirizzando i colpi tra il collo e la fronte di Unida. La vittima impugnava un’accetta.

I testimoni hanno confermato che Malu uscì di casa armato, con in mano il tubo metallico, dopo aver visto Unida con l’accetta.

I Carabinieri hanno confermato i presunti atti persecutori nei confronti della persona uccisa.

I testimoni hanno risposto alle domande del difensore di Malu, Giampaolo Murrighile, e del legale di parte civile, Sergio Milia. Nel corso dell’udienza è stato mostrato un filmato che documenta il delitto. La prossima udienza è stata fissata per il 24 giugno.

Il pubblico ministero Alessandro Bosco ha citato per martedì prossimo altri investigatori dell’Arma.