IMPACT-AML, il progetto europeo per trattare leucemia recidivante

18 giugno 2025 alle 15:35
Milano, 17 giu. (askanews) - Curare 22mila pazienti europei affetti da leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria, una delle forme più aggressive tra le neoplasie ematologiche, è l'obiettivo di IMPACT-AML, nuovo progetto europeo da 6 milioni di euro finanziato nell'ambito della "Mission Cancer" della Commissione Europea. Se ne è parlato all'Investigator Meeting che si è tenuto a Milano a margine del Congresso della European Hematology Association .Giovanni Martinelli, coordinatore scientifico progetto Impact-Alm: "Il progetto IMPACT-AML si propone di trovare una maggiore capacità di cura per 22.000 malati che in questo momento in Europa soffrono della ripresa della leucemia mieloide acuta".Coordinato dall'IRST "Dino Amadori" IRCCS di Meldola e dall'Università di Bologna, il progetto coinvolge oltre 30 centri clinici europei, con il contributo di 146 istituzioni che hanno già aderito al protocollo. Lo studio, pragmatico e randomizzato, punta ad arruolare 340 pazienti, inclusi soggetti anziani o con comorbidità."Ci proponiamo di raccogliere il maggior numero possibile di pazienti all'interno di una sorta di registro europeo chiamato STREAM - spiega Martinelli - un registro prospettico, che guarda in avanti. Non guarda a quello che è successo, ma a quello che possiamo ancora fare per questi malati".STREAM, sviluppata nell'ambito della Piattaforma Europea sulle Malattie Rare del Sangue (ENROL), raccoglierà dati clinici e genetici standardizzati, facilitando il confronto tra terapie e rafforzando la rete tra i centri partecipanti.Oltre alla raccolta dati, IMPACT-AML prevede il confronto diretto tra approcci terapeutici: "La seconda parte del progetto - aggiunge Martinelli - è quella di integrare alcune medicine e decidere, caso per caso, se sia meglio trattare questi pazienti con un nuovo programma chemioterapico intensivo oppure con terapie meno intense ma più precise".Uno degli elementi distintivi del progetto è proprio il suo disegno "pragmatico", che mira a generare evidenze cliniche applicabili nella pratica quotidiana. Lo spiega Oriana Nanni, coordinatrice del progetto Impact-Aml: "I risultati che provengono da uno studio pragmatico sono facilmente trasferibili alle linee guida future, quindi facilmente applicabili poi alla pratica clinica del clinico, mantenendo, perché questo è l'aspetto più importante, uno studio pragmatico e comunque uno studio randomizzato. E quindi mantiene tutto il rigore scientifico che uno studio randomizzato perché i risultati si collocano nel più alto gradino della piramide dell'evidenza. Questa è la particolarità principale dello studio Impact".La costruzione di una rete europea solida, etica e indipendente, capace di attrarre anche nuovi centri e giovani ricercatori, è parte integrante della visione IMPACT-AML. Ora si tratta di trasformare questa struttura in risultati concreti, che diano risposte a chi oggi ha meno tempo per aspettare.