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Il ruolo della genomica nell'oncologia del futuro
07 luglio 2025 alle 12:55
Roma, 7 lug. (askanews) - Si è svolto presso il Centro Studi Americani di Roma l'incontro "Genomica e medicina di precisione: costruire il futuro della cura oncologica in Italia", un momento di confronto strategico tra istituzioni, comunità scientifica, associazioni di categoria e professionisti sanitari per definire un piano operativo a favore dell'adozione equa, sostenibile e capillare della medicina di precisione in oncologia, con particolare attenzione alla Comprehensive Genomic Profiling (CGP).Il Prof. Claudio Jommi, Ordinario di Economia Aziendale all'Università del Piemonte Orientale, ha dichiarato: "Abbiamo creato un gruppo che si chiama European Coalition for Comprehensive Genomic Profiling che è proprio focalizzato sulle condizioni per rendere accessibile una tecnologia molto importante che consente di individuare più mutazioni. In questo documento a livello europeo vengono elencate alcune raccomandazioni; la prima è migliorare la comunicazione istituzionale, la seconda è preparare con accortezza il percorso d'ingresso di queste tecnologie, che comporta anche la loro rimborsabilità, l'inclusione nei LEA, il sistema di tariffazione e la scelta dei centri. Importanti sono anche il networking e adottare tutte le condizioni abilitanti affinché questo processo avvenga in modo corretto".L'evento, promosso da Edra e dalla European Coalition for Access to Comprehensive Genomic Profiling (ECGP) e patrocinato da Federchimica Assobiotec, ha sottolineato il ruolo cruciale della genomica nella trasformazione dell'oncologia moderna.Il Prof. Paolo Marchetti, Ordinario di Oncologia presso la Sapienza Università di Roma, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "L'oncologia di precisione sta cambiando non solo la possibilità di accedere a nuovi trattamenti, grazie all'identificazione di specifici bersagli molecolari all'interno delle cellule malate, ma soprattutto sta cambiando il percorso diagnostico-terapeutico quindi dobbiamo distinguere molto rigorosamente quelle profilazioni genomiche che ci consentono di accedere a farmaci già registrati e autorizzati dall'AIFA per l'utilizzo quotidiano a profilazioni estese più ampie che possono fornirci informazioni sul rischio o sulle opportunità per i pazienti di accedere a studi clinici innovativi o, infine, sulle possibilità di accedere alla proposta di nuovi trattamenti ancora non perfettamente studiati creando un nuovo connubio tra ricerca e assistenza". Infine è stato il Dott. Giuseppe Toffoli, Direttore UOC di Farmacologia Sperimentale e Clinica presso il Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano, a prendere la parola: "Gli organi regolatori sono fondamentali e strategici nella sperimentazione clinica. Il mondo sta evolvendo pensiamo a quello che è successo con il COVID, cosa che sta succedendo con l'intelligenza artificiale, cioè i tempi vengono ridotti e le metodologie vengono cambiate in maniera drammatica quindi è necessario pensare alle strategie che devono darsi gli organi. I pazienti sono molto attenzionati alla medicina di precisione, si aspettano molto e quindi le regole che noi poniamo come organi regolatori diventano importanti per i pazienti".L'incontro ha rappresentato una tappa fondamentale per tradurre le raccomandazioni aggiornate dell'ESMO e le evidenze scientifiche in azioni concrete da applicare nel Sistema Sanitario Nazionale, con l'obiettivo di ridurre le disuguaglianze territoriali e valorizzare l'innovazione a beneficio di tutti i pazienti oncologici.