Guspini, continua inarrestabile il degrado della stazione di Nuraxi

29 dicembre 2024 alle 08:52aggiornato il 29 dicembre 2024 alle 08:52

A causa del maltempo un altro pezzo dell’edifico ottocentesco è caduto dopo un volo di otto metri. A Guspini la cornice d’angolo della ex stazione ferroviaria per il trasporto di minerale è caduta per terra frantumandosi in mille pezzi. Da tempo le associazioni culturali chiedevano un intervento conservativo, il crollo del tetto aveva accelerato lo sfarinamento della calce che univa i mattoni rossi dell’artistico cornicione costruito in stile liberty.

Renato Mereu cultore della memoria ferroviaria mineraria commenta rammarico: «Questo edificio fu costruito nel 1874 oggi sta scomparendo lentamente sotto gli occhi di tutti, nessun si decide di prenderne cura. Fortunatamente il crollo non ha causato altri danni e feriti fra numerose persone che di buon mattino transitano sul posto».  

Mauro Serra

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STORIA della FERROVIA MONTEVECCHIO SCIRIA - SAN GAVINO MONREALE

Terminato il tronco ferroviario statale Cagliari-Oristano, la Società delle Miniere di Montevecchio studiò varie alternative per il col- legamento con San Gavino per trasportarvi i minerali diretti al porto di Cagliari (prima di allora i trasporti da Montevecchio a Cagliari avveni­vano per mezzo di carri a trazione animale).

Nell'assemblea del 5 Novembre 1873 fu approvata "la co­struzione di una ferrovia a scartamento ridotto con trazione a cavalli perché finanziabile, al contrario di altri progetti, con i soli fondi socie­tari" (venne scartata la ventilata ipotesi della costruzione di una funi­colare). Era stata prevista una spesa di 676.000 lire ed un costo di esercizio di 2,25 £/q comprendente manutenzioni e ammortamenti.

Fu dato inizio all'opera e l'anno dopo, il 1874, per i lavori di sbanca­mento per la ferrovia e la costruzione di una casa-cantoniera. Si spesero 370.000 lire; i lavori proseguirono anche negli anni successivi in quanto in alcuni tratti di dislivello del terreno si dovettero costruire dei viadotti.

Nel 1877, a Guspini-Nuraxi, fu costruita la seconda casa­ cantoniera nelle adiacenze della strada ferrata ed a San Gavino furono portate a termine le installazioni, contigue alle ferrovie statali, della sta­zione, del magazzino e del piano di carico, in contemporanea alla co­struzione della stazione, della rimessa per le locomotive e delle abitazio­ni del personale a Sciria.

Il 15 Novembre 1878 entrò in servizio la ferrovia a scarta­mento ridotto (m 1,014) con trazione a vapore (era stata eliminata la previsione di servirsi della trazione animale), lunga 23 Km; la spesa totale era stata di 2,7 milioni di lire.

Il 1° Dicembre 1932 i sindacati fascisti fecero porre sotto se­questro la ferrovia (con le laverie e la centrale elettrica) a garanzia degli operai che non venivano pagati regolarmente (è questa la fase per la quale l'8 settembre 1933 la società dei Sanna-Castoldi passerà la mano alla Montecatini-Monteponi).

Nel 1957 la Società mineraria, sulle risultanze della antieconomicità della ferrovia, decise di effettuare il trasporto su gomma della galena destinata, già dal 1932, alla Fonderia di San Gavino; le blende continuavano ad essere trasportate a Cagliari per essere imbarcate con destinazione lo stabilimento di Porto Marghera (Venezia).

La fermata definitiva si ebbe il 30 Marzo 1958: era rimasta in servizio per 80 anni ed aveva trasportato oltre 3 milioni di tonnellate di minerali e merci. Il personale dipendente fu trasferito alle officine ed il recupero dei materiali si rivelò un'operazione di autofinanziamento in quanto rotaie e traversine furono riutilizzate in miniera per binari ed armature.

Una relazione delle Miniere di Montevecchio del 30 Settembre 1907 relativa alle spese di beneficenza e di soccorso in favore dei dipendenti al punto 6° recita:

"TRASPORTI FERROVIARI – Tutti gli operai e gli impiegati hanno il passaggio gratuito per sé e pei propri bagagli lungo la ferrovia pri­vata della Società, da Sciria a San Gavino, lunga 20 Km, e che unisce direttamente la miniera con la rete delle ferrovie Reali"

Di grande utilità per gli abitanti di Montevecchio che dovevano rag­giungere Guspini e San Gavino si rivelò la ferrovia negli anni difficili della seconda guerra mondiale allorché mancarono quasi del tutto i trasporti per persone e merci”.

Fra i conducenti del treno, costituito da una locomotiva, una serie di vagoni per il trasporto dei materiali e da due vetture a due scomparti norma ne veniva utilizzata soltanto una) per il trasporto di persone, si alternavano i macchinisti signor Medas, Matta, Murtas e Zedda.

Trasporti su gomma con autocarri

Il 1aprile 1958 il trasporto del minerale successivamente avenne utilizzando autocarri con rimorchio, sino alla chiusura delle miniere avvenuta nel 1991.

Mauro Serra