Gioco pubblico, Cangianelli: misure regionali frammentano

27 novembre 2025 alle 10:10
Roma, 27 nov. (askanews) - "Sul gioco pubblico la frammentazione normativa mette a rischio la legalità. Il quadro regolatorio è stato completato nel 2000 intervenendo sui diversi fenomeni, ma negli ultimi dieci anni le Regioni hanno introdotto iniziative proprie - richiamandosi alle competenze in materia di salute - producendo una contrapposizione che ha reso le soluzioni meno efficaci. Distanze, limiti orari per gli apparecchi e riduzione dell'offerta non hanno fermato il gioco illegale, che si è riassestato, generando un rischio per il controllo pubblico dell'offerta. Le ultime proposte di legge puntano al riordino strutturale del gioco fisico, partendo da punti vendita e apparecchi. Va riconosciuto che le misure di tutela adottate in passato non hanno funzionato. Per questo auspichiamo che, con la legge delega sul gioco, si raggiunga una distribuzione equilibrata dei prodotti, una revisione delle basi imponibili, una qualificazione dei punti vendita parametrata alla domanda dei territori e una chiara distinzione tra gli esercizi in concessione statale e le altre forme di offerta". Lo ha detto Emmanuele Cangianelli, presidente di EGP-FIPE, intervenendo a Largo Chigi, il format di Urania TV.