Ferragosto senza boom, effetto del ‘’last second’’
Primo bilancio di Ferragosto: tanti arrivi, permanenze brevi, nessun ‘’boom’’ o ‘’sold out’’.
Al di là dei numeri, ecco l’anomalia sarda. Una stagione iniziata prima, un brillante giugno-luglio, un tiepido agosto.
Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna, ricorda le abitudini degli europei: «nessuno concentra le vacanze in agosto, è un’abitudine italiana, per loro incomprensibile. Il punto è che il ‘’nostro’’ agosto ha dato risultati distanti dagli anni scorsi».
E così la vacanza in Sardegna è quella del ‘’mattino per sera’’. Ovvero prenotazioni all’ultimissimo momento, per permanenze di pochi giorni.
Paolo Manca liquida la polemica sull’overtourism: «niente a che vedere con la Sardegna. Qui abbiamo un’impressione sbagliata del presunto affollamento. La carenza di infrastrutture amplifica l’effetto delle presenze. Basti pensare a centri della costa, che raddoppiano la loro popolazione o alle code che vediamo dall’aeroporto di Olbia verso la Costa Smeralda. Non è certo overtourism»
E la spesa? E’ il nodo cruciale: «l’italiano medio non ha grande disponibilità. Ma percepisce la vacanza, giustamente, come un bisogno primario»
Ecco Paolo Manca nel suo intervento a ‘’La Strambata’’, su Radiolina.