Energia dalle miniere, la rinascita passa dalla gravità
Una miniera dismessa può diventare un centrale elettrica? Può, sfruttando l’energia gravitazionale. Non è una novità ‘’scientifica’’, ma un’applicazione ‘’alternativa’’, che sfrutta la differenza delle altezze tra ingresso e fondo del pozzo minerario.
Il principio è semplice. Un peso importante (nell’ordine di tonnellate, acqua nel nostro caso) che parte dall’alto e arriva giù. Si aziona una turbina e l’elettricità prodotta entra in rete. O viene stoccata in batterie.
Un prototipo del sistema è stato realizzato nei pozzi minerari del Sulcis. A Seruci e Nuraxi Figus, c’è una rete di tunnel per circa 15 km ad una profondità variabile tra 350 e 500 m sotto terra. L’acqua, per ora, arriva da due serbatoi di 560 metri cubi ed un diametro di circa 11 metri.
Il progetto è stato illustrato a Radar, su Videolina, da Francesco Lippi, amministratore unico di Carbosulcis, e da Luca Manzella, Vice presidente Europa Medio Oriente e Africa di Energy Vault, l’azienda che sta realizzando l’impianto.