Emergenza nelle carceri sarde, la garante dei detenuti: «Istituti illegali, sono i nuovi manicomi»

19 giugno 2024 alle 13:02aggiornato il 19 giugno 2024 alle 13:05

Nuovo allarme carceri in Sardegna. A lanciarlo la garante regionale dei detenuti che ha presentato la sua indagine, relativa al 2023, sulle strutture isolane.

Oltre alla cronica carenza di agenti di Polizia Penitenziaria si registra l'assenza di personale medico, tra psicologi e psichiatri. «Gli istituti di pena sono i nuovi manicomi» ha detto la Garante ricordando che solo a Uta, l'80% dei reclusi è in terapia farmacologica, il 33% è tossicodipendente e il 5 % soffre di patologie psichiatriche.

«Tante persone - ha aggiunto - dovrebbero essere curate in centri specializzati che non ci sono». Dal dossier, la criticità maggiore resta il sovraffollamento: a Uta è del 107%. A Sassari e Tempio del 104%.

Strutture isolane, in generale che risultano inadeguate a gestire percorsi di recupero: «Una situazione al limite della legalità - secondo Irene Testa - che viola lo stato di diritto».