Ematologia, l'innovazione terapeutica e gli impatti sull'organizzazione

07 ottobre 2025 alle 15:40
Roma, 7 ott. (askanews) - Le potenzialità della ricerca e dell'innovazione in ematologia; le sfide clinico-organizzative e regolatorie che l'ematologia si trova ad affrontare a livello nazionale e regionale; la necessità di implementare un modello di governance nazionale delle reti e dei percorsi ematologici. E' su questi aspetti che si focalizza la II edizione di "Le frontiere dell'innovazione terapeutica e gli impatti sull'organizzazione in ematologia", il percorso di ascolto e confronto multistakeholder avviato da TEHA Group con il supporto non condizionante di Novartis. Le malattie ematologiche ed emato-oncologiche colpiscono circa 2 milioni di italiani; mezzo milione sono affetti da tumori del sangue che rappresentano la quarta causa tumorale in Italia. Negli ultimi decenni la ricerca e l'innovazione diagnostica e terapeutica hanno rivoluzionato la prognosi e la storia clinica di moltissimi pazienti.Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari sociali della Camera: "Sono state fatte delle riforme importanti, vedasi AIFA, stiamo per fare la riforma sulla legislazione farmaceutica, il Testo Unico, quindi si è fatto molto. Certamente si può fare ancora molto di più. La partita si gioca sul regionalismo, cioè far sì che ci sia un ombrello nazionale che possa consentire alle reti, alle persone, a tutti i meccanismi che facilitano questo meccanismo virtuoso di innovazione di poter arrivare a un risultato che sia lo stesso a Milano, a Reggio Calabria, a Sassari. In questo c'è una responsabilità e una opportunità della politica".Nonostante un quadro in progressivo miglioramento, la situazione dell'ematologia italiana resta però eterogenea, in particolare per quanto riguarda le strutture e i servizi di supporto diagnostico e terapeutico ai centri. Le reti sono fondamentali per ridurre le diseguaglianze territoriali, ma mancano ancora standard nazionali e un coordinamento istituzionale.Daniela Bianco, responsabile Area Healthcare TEHA Group: "Questo coordinamento è un coordinamento nazionale delle reti ematologiche. Oggi ce ne sono 8 formalizzate nel nostro Paese, nelle nostre Regioni, altre sono all'interno di reti oncologiche e altre si stanno costituendo. Quindi sicuramente è essenziale ed essenziale poi anche l'indicatore di monitoraggio di questo coordinamento".Affrontare le sfide cliniche, organizzative e regolatorie appare essenziale per valorizzare pienamente l'innovazione terapeutica: serve un approccio integrato e il coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder, incluso il settore farmaceutico.Paola Coco, Chief Scientific Officer and Medical Affairs Head Novartis: "Novartis è impegnata in Ematologia da oltre vent'anni, nella ricerca di soluzioni terapeutiche innovative. E' necessario anche un approccio integrato, con un supporto a soluzioni come le reti tra le diverse patologie, che possano in qualche modo garantire un approccio concreto per il paziente".Secondo gli esperti per affrontare le sfide poste dall'Ematologia serve dunque rafforzare la governance nazionale, integrare reti di patologia e diagnostica, valorizzare il capitale umano e promuovere la ricerca per massimizzare i benefici dell'innovazione terapeutica.