Ha festeggiato i centouno anni in tempo di pandemia, nonna Bona, al secolo Bonaria Simbula. La nonnina di Serdiana, classe 1920, ha tanto da raccontare, a partire da "s'impiegu" ironicamente chiamata la raccolta delle olive.

"Festu poburusu (eravamo poveri)" racconta, e a lavorare in campagna cominciò da bambina. Dal suo amato Giovanni Atzeni, marito e anche cugino, ha avuto tre figli, Giancarlo, Giuseppe e Maria Luigia, sei nipoti e due pronipoti. Devotissima a Santa Rita ma non solo, non manca, ogni giorno, di fare una preghiera, per tutti. Il segreto per arrivare ad un secolo e più? "Issu no mi 'ndadi pigau et deu seu abarrada (Il Signore non mi ha preso e sono ancora qui)".

Nel giorno del suo 101esimo compleanno non sono voluti mancare Maurizio Cuccu, sindaco di Serdiana e il suo vice Salvatore Deidda, che hanno consegnato una targa e un mazzo di fiori alla nonnina, in rappresentanza di tutti i compaesani. In mattinata, zia Bona aveva già ricevuto la visita di don Mario Cugusi, parroco del paese e di un artista locale, Tore Dessì, che ha regalato alla nonnina un crocifisso ornato in foglia oro.
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