Corteo contro la violenza sulle donne a Porto Torres, c'è anche Ilaria Saladdino
Un filo rosso che unisce, fiaccole accese, luci che hanno attraversato il centro cittadino di Porto Torres, come la speranza di mettere, un giorno, la parola fine alla violenza contro le donne vittime di femminicidio.
“ScriviAMO una pagina nuova e facciamo la differenza… insieme”: questo il titolo della iniziativa organizzata dalla Fidapa-sezione locale, a Porto Torres, che si è tenuta stasera, 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere, ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999. In tanti, uomini e donne, ragazzi e ragazze, volontari e componenti delle associazioni cittadine, hanno partecipato alla fiaccolata, partita dal prato antistante alla torre Aragonese e, lungo il corso Vittorio Emanuele, proseguita fino alla basilica di San Gavino, con alcune soste all’angolo di via Petronia, alla scuola De Amicis e nella scalinata della chiesa, ognuna caratterizzata da letture che hanno omaggiato la donna e invitando a riflettere sulla violenza di genere.
«Stridono ancora quelle voci, come lame taglienti, rinvigorite dal gelido freddo invernale e accordano animo a centinaia di scarpe rosse. Storie che incontrano ipocrisia, che reclamano educazione e una nuova cultura del rispetto», è la lettura di “Scarpe che parlano..storie che camminano» scritta da Roberta Gallo.
Davanti alla basilica un cerchio d’amore, a cui hanno partecipato anche le sorelle Giusy e Ilaria Saladdino, quest’ultima sopravvissuta all'aggressione dell’ex marito Fulvio Baule, lo stesso che quel giorno, il 26 febbraio del 2022, uccise i loro genitori, Basilio Saladdino e Liliana Mancusa. Insieme hanno dato vita al flash mob con il gesto antiviolenza #SignalForHelp, l’hashtag che caratterizza il simbolo internazionale fatto la mano per segnalare la situazione di pericolo. La serata si è conclusa con la premiazione dei lavori presentati la mattina all’estemporanea di pittura “Libera l’arte... libera le Donne” nell’Istituto Comprensivo numero 2.
Non poteva mancare il ricordo di Alina Cossu, uccisa 36 anni fa, un omicidio rimasto impunito.
Un pensiero anche per il grave lutto che ha colpito la città venerdì scorso, Gildo e Gavino Puledda, padre e figlio morti nell’incidente sulla strada Sassari-Ittiri: due lanterne lasciate libere hanno illuminato il cielo. All’iniziativa promossa dalla Fidapa, hanno partecipato le parrocchie turritane, le associazioni religiose e laiche, insieme alla Consulta del Volontariato Portotorrese, Rotary Club Porto Torres, Inner Wheel Distretto 208-Italia, Rotaract Club, Lions Club Porto Torres, i gruppi scout Agesci e Cngei e tanti cittadini.